Il tribunale di Bergamo ha assolto Antonio Tizzani per l’omicidio di sua moglie Gianna Del Gaudio la notte del 27 agosto 2016 a Seriate, scagionandolo anche dall’accusa di maltrattamenti.
Era da poco passata la mezzanotte quando la donna, ex insegnante e da poco in pensione, venne uccisa a 63 anni con una coltellata alla gola all’interno della propria abitazione in piazza Madonna delle Nevi a Seriate.
L’unico indagato è stato proprio il marito, ex ferroviere, ora 72enne. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanna Agnelli, si è sempre dichiarato innocente, raccontando la propria versione dei fatti: dopo essere uscito a bagnare le piante, avrebbe trovato la moglie a terra in cucina in un lago di sangue, già priva di vita.
A colpirla mortalmente secondo lui sarebbe stato un uomo incappucciato, che si sarebbe introdotto in casa e avrebbe frugato in alcuni cassetti, per poi fuggire proprio dopo averlo visto rientrare.
Una ricostruzione che nel corso dell’inchiesta coordinata dal pm Laura Cocucci, che aveva chiesto l’ergastolo per Tizzani, non ha mai trovato riscontri dalle testimonianze raccolte tra i vicini. Così come dalle immagini di sorveglianza della zona, che non hanno ripreso nessuno fuggire, e nemmeno dalle tracce raccolte all’interno della villetta, in cui non sarebbero entrati estranei.
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