Dall’assemblea dei soci al consiglio di amministrazione che si è tenuto lunedì 21 dicembre sono passate 36 ore. Fare in fretta e fare bene, dunque.
Poco spazio alle chiacchiere e nessuna sorpresa: il consiglio di amministrazione di Promoberg, nel solco della decisione unanime dell’assemblea dei soci, non farà alcun ricorso al TAR contro l’ordinanza della Prefettura di Bergamo che ha destinato i locali della Fiera di via Lunga all’ospedale da campo per la cura dei malati di covid19.
Si opta per un dialogo serrato con le istituzioni del territorio e i soggetti coinvolti. A partire da Bergamo Fiera Nuova, la società immobiliare, l’unica che l’ordinanza prefettizia prevede come indennizzata per lo stop forzato dell’attività fieristica.
“Il consiglio di amministrazione di Promoberg – dice in una nota Fabio Sannino, presidente Promoberg – ha preso atto con favore delle unanimi indicazioni emerse dalla assemblea dei soci di venerdì scorso e, valutata la situazione dell’Ente sotto ogni profilo, ha deciso all‘unanimità di proseguire nel dialogo con Bergamo Fiera Nuova e con le Istituzioni competenti per ricercare la soluzione più confacente a garantirne la continuità, senza percorre un via giudiziale che, pur possibile in astratto, non risulterebbe in questo contesto né utile né opportuna”.
“L’auspicio del consiglio – prosegue Sannino –, recependo la mozione assembleare di venerdì, è che ad emergenza superata si possa traguardare ad un ritorno alla funzionalità della Fiera in tempo utile per salvaguardare la programmazione dell’attività per la seconda parte dell’anno 2021”.
E quanto al nodo dell’indennizzo a Promoberg, la società che si occupa dell’organizzazione degli eventi fieristici, ferma da febbraio e con il personale in cassa integrazione, nella nota si legge che: “Nel ripristino di questa funzionalità potranno trovare contemperamento quegli interessi che appaiono formalmente contrapposti tra Promoberg e Bergamo Fiera Nuova, e che invece possono e debbono trovare sintesi in un progetto comune idoneo a consolidarne e rilanciarne l’azione a supporto della economia del nostro territorio”.
La chiave di volta è tutta nell’aggettivo “comune”. Se i destini di Promoberg e Bergamo Fiera Nuova si sapranno unire nella forma oltre che nella sostanza, non rileverà più chi sia destinatario o meno dell’indennizzo così come testa e braccia, finalmente insieme, potranno provare a risollevare le sorti di un settore, quello fieristico locale, per mille motivi in impasse. Un progetto, questo, sul tavolo della Camera di Commercio di Bergamo.
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