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Le pagelle

Muriel carta del secondo tempo, Djimsiti non sbaglia nulla, Ilicic torna protagonista

GOLLINI 7: Fuori posizione lascia a Spinazzola l’occasione del palo. Si riscatta alla fine del primo tempo su punizione di Pellegrini che mette in corner. Decisivo al 9’ della ripresa su Veretout che tenta da fuori.

TOLOI 6: Non va a chiudere con la giusta concentrazione si Mikhitaryan, da cui nasce il gol di Dzeko.

ROMERO 5: Perde Dzeko che indisturbato e freddo non perdona. Errore grave, compreso il giallo che va a prendersi su Dzeko al 36’ inducono Gasperini al cambio.

PALOMINO (Dal 1′ st) 7: Dzeko non la prende più.

DJIMSITI 7: Con Gasperini sempre titolare, un sogno tornano a quando era a casa tra i disoccupati che lo rende semplice e disponibile negli atteggiamenti, caratteristiche molto bergamasche. Diagonale e chiusura su Dzeko al 16’ a risolvere una occasione per la Roma.

HATEBOER 6: Con Spinazzola non riesce mai ad alzare il ritmo. Troppo bloccato il rendimento si riprende nel secondo tempo.

FREULER 6,5: È sempre decisivo, maturazione da persona intelligente che lo porta ad essere indispensabile perché aiuta la squadra senza pensare a se stesso, anche quando è costretto a sacrificarsi sulla sinistra a protezione delle ripartenze avversarie.

DE ROON 6,5: Capitan futuro, si dedica al solito lavoro oscuro. Quando prova dal limite (al 31′) ne esce una telefonata a Mirante.

GOSENS 6,5: Poco cercato, non fa nulla per farsi trovare. Si riprende nel secondo tempo incitato da Gasperini ad aggredire la fascia. Da buon soldatino obbedisce e va a incornare il raddoppio.

PESSINA 5: Molto contenuto da Mancini non trova il passo giusto per entrare nella linea difensiva avversaria.

ILICIC (Dal 1′ st) 8: Entra con voglia e cambia la gara con l’assist a Zapata che aspettava solo quello per tornare al gol. Si ripete per l’inserimento di Gosens che non perdona un incerto Mirante. Quando decide di andare al gol non lo ferma nessuno, fuoriclasse ritorna protagonista e centrale nella squadra.

MALINOVSKYI 6: Deve dare semplicità alle sue giocate, a cominciare dal non perdere tempi di esecuzione perché il suo sinistro può fare male. L’Atalanta ha molto investito su di lui, lui male su punizione al 20’, costringe Pellegrini al giallo (35’), nell’azione successiva geloso lo cerca anche lui facendo un piacere all’arbitro Di Bello, si fa murare da Ibanez (42’) la più ghiotta e unica occasione del primo tempo. Da lui Gasperini vuole qualcosa di più.

MIRANCHUK (Dal 35′ st ) S.V.

ZAPATA 6,5: Tanto lavoro di sacrificio con pochi risultati per tutto il primo tempo. Poco assistito e aiutato da Pessina e Malinovskyi. Quando entra Ilicic scaccia la solitudine e torna Duvan bomber.

MURIEL (Dal 25′ st) 7: Entra e come d’abitudine colpisce subito l’attonita difesa della Roma.

 

GASPERINI 8: Secondo Blaise Pascal “Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce”, Gasperini d’accordo con la società o meglio la società non vuole sentire le ragioni del Papu, troppo social e canterino, assai poco capitano e attaccato alla maglia (perché non ha esultato a Torino?). Succede così, ahimè, anche nelle migliori storie d’amore e Gasperini dimostra a partire dalla batosta con il Liverpool di volere adeguare la squadra a eventi e necessità. Questa Atalanta ha cambiato il modo di stare in campo e lui con la società ha ancora una volta avuto ragione. Il gruppo ritorna solido con una risposta anche al Papu, a festeggiare le 600 volte di Percassi.

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