Per ora, nessun ricorso al TAR contro il provvedimento della Prefettura di Bergamo che requisisce i padiglioni fieristici di via Lunga per dare spazio all’ospedale da campo allestito per curare i malati di Covid19.
Così ha deciso l’assemblea dei soci di Promoberg, riunita venerdì 18 dicembre, a sole 48 ore dalla prima seduta conclusasi con un nulla di fatto.
L’assemblea, all’unanimità, ha deciso di conferire al Consiglio di Amministrazione guidato da Fabio Sannino “un ampio mandato per valutare come meglio tutelare l’Ente Fiera Promoberg”.
L’unanimità è certamente un segnale di distensione, dopo la fuga in avanti di Ascom che, poco prima della riunione di mercoledì scorso aveva fatto trapelare la sua netta posizione a favore dell’impugnativa del provvedimento a tutela della società di gestione degli eventi fieristici.
“Adesso la parola passa al Consiglio di amministrazione – si legge in una nota diffusa dal presidente del Cda Fabio Sannino – che auspicabilmente propenderà per la tutela dell’Ente attraverso la prosecuzione e l’intensificazione del confronto e del dialogo con le istituzioni per poter intravedere – al termine della fase emergenziale – una soluzione adeguata a preservare Promoberg ed il sistema fieristico bergamasco, perché possano tornare a dare il loro contributo a quella ripresa dell’economia e dell’occupazione locale che – dopo la tutela della salute – saranno le ulteriori emergenze da affrontare”.
“La presenza di tutti i soci – continua Sannino – e l’unanime consenso espresso dagli stessi confermano il senso di grande responsabilità e di profondo rispetto che tutte le associazioni datoriali socie di Promoberg hanno nei confronti di chi continua a lottare per difenderci da questa odiosa pandemia e per tutte le persone che ne soffrono le dolorose conseguenze”.
Ora la parola, passa alla (volontà) politica.
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