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L'inconveniente

Dalmine, nel consiglio comunale online vola un’offesa: “Era rivolta al mio PC”

Il leghista Massimo Martinelli, ignaro di avere il microfono acceso, ha interrotto la dichiarazione di voto dell'ex sindaco Lorella Alessio con un'espressione ingiuriosa. Poi le scuse: "Non era rivolta a lei"

Tempi di Covid, tempi di riunioni virtuali. Con buona pace di chi è meno avvezzo alla tecnologia, che in questi ultimi mesi si è dovuto arrangiare in qualche modo per restare al passo della società.

Pure gran parte dei consigli comunali di questo 2020 si sono adeguati alla situazione, portando assessori e consiglieri a confrontarsi attraverso webcam e microfoni.

Lunedì 14 dicembre anche maggioranza e minoranze di Dalmine si sono riunite virtualmente per il consueto consiglio comunale mensile, guidato dalla presidente Claudia Terzi. Tra i vari punti all’ordine del giorno, si è votato anche il rinnovamento triennale della convenzione dei sistemi bibliotecari bergamaschi. Ma non tutto è andato per il verso giusto.

Verso la conclusione dei lavori, mentre il consigliere di Insieme per Dalmine Lorella Alessio (sindaco del paese dal 2014 al 2019) ha preso la parola per esprimere la propria intenzione di voto, la sua voce è stata interrotta da quella del consigliere leghista Massimo Martinelli: “Voteremo a favore” stava spiegando Alessio, fermata improvvisamente da un chiarissimo “Ma và inc…” (in dialetto bergamasco, ndr) arrivato dal microfono di Martinelli, che probabilmente pensava di non essere sentito da nessun collega.

L’uscita di Martinelli è stata ovviamente sentita in diretta da tutto il consiglio comunale dalminese: qualcuno, come il consigliere Alice Melocchi di Nostra Dalmine, ha sgranato gli occhi incredula, mentre alcuni assessori hanno approfittato della mascherina sul volto per ridere senza fare una piega. Altri consiglieri, come Sergio Carrara del Pd, si sono nascosti il viso con le mani. Il sindaco Francesco Bramani, invece, è rimasto composto per un attimo ma poi ha spento la telecamera per qualche secondo. Una risata, probabilmente, è scappata anche a lui.

Il consigliere del Carroccio – ha spiegato poco dopo – se la stava prendendo con la connessione internet: per tutta la durata del consiglio di lunedì 14 dicembre ha ‘litigato’ con la rete. “Ho avuto seri problemi col PC – si è difeso Martinelli – e a un certo punto ho sbottato perché veramente infastidito dalla difficoltà di poter seguire correttamente il dialogo dei miei colleghi consiglieri”.

“Si trattava di uno sfogo personale, non rivolto ad alcuno – ha sottolineato in una lettera indirizzata al sindaco e al consiglio comunale -. Chiedo comunque scusa a tutti i colleghi, certe espressioni non dovrebbero mai essere utilizzate, nemmeno in momenti di rabbia”.

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