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A.a.a cercasi fuorisede

Emiliano: sognando Milano e un programma radiofonico tutto suo

Dalla Valtellina a Bergamo, per poi arrivare a Como puntando su Milano. La storia di Emiliano, giovane laureato all'UniBg che sogna la radio

Emiliano è un ragazzo di 22 anni originario della Valtellina, aspirante radiofonico, ufficialmente laureato il 21 luglio all’Università degli Studi di Bergamo. Da settembre vive in provincia di Como con sua sorella; ha deciso di trasferirsi per avvicinarsi il più possibile a Milano dove è iscritto alla magistrale sempre nel ramo della comunicazione.

Scopriamo la sua storia

Il tuo percorso di studio universitario inizia con la Triennale in Scienze della Comunicazione “Indirizzo impresa e società” a Bergamo e prosegue con la magistrale in “Editoria, culture della comunicazione e della moda” a Milano giusto?

Sì, anche se a Bergamo c’è un corso praticamente identico e potevo proseguire lì, mi piaceva l’idea di andare a Milano, fare nuove conoscenze. Così ho colto l’occasione per fare nuove esperienze anche se questo non si è rivelato essere proprio l’anno giusto, speriamo nel 2021!

Quindi anche tu team fuorisede a Bergamo?

Esattamente, ho condiviso un appartamento in zona Borgo Palazzo con altre due ragazze che fortunatamente già conoscevo, la compagnia non mi è mai mancata! Poi Bergamo è un incrocio fra una città e un paese come “i nostri”, l’ho girata tutta nell’arco di tre anni, tra le vie dello shopping in centro, i vari ristoranti e la meravigliosa Città Alta.

Il tirocinio dove lo hai fatto?

L’ho fatto da Radio Number One, sempre a Bergamo, avevo iniziato proprio un anno fa ed è stata una bellissima esperienza. Ho avuto la possibilità di vedere e imparare anche sotto le festività quindi è stato tutto ancor di più magico. Ho scelto di fare il tirocinio proprio lì perché mi piacerebbe molto lavorare in una radio.

Ma quindi hai sempre avuto le idee ben chiare sul tuo percorso di studi, una volta finite le superiori sentivi già di voler proseguire gli studi nel settore della comunicazione?

Arrivando da un Liceo Classico sono consapevole che una laurea triennale in scienze della comunicazione concretamente non basti, quindi ho deciso di proseguire con una magistrale; credo che continuare il percorso di studio arricchisca ancor di più il mio bagaglio e soprattutto a livello lavorativo possa essere un buon biglietto da visita.

Oltre al mondo della radio che cosa ti interesserebbe?

Mi piacerebbe molto anche lavorare nell’ambito dello sviluppo della comunicazione sui social media, il settore del social media marketing, ma tra i prerequisiti dagli annunci online che trovo, emerge che si debba già avere sempre una certa esperienza e, personalmente, soprattutto in questo periodo, è ancor più difficile che ti offrano l’occasione di farla.

Come è stata la proclamazione a distanza?

È stata abbastanza anonima. Indubbiamente un momento bello perché è pur sempre la tua laurea ma è mancato un po’ l’effetto sorpresa, tutta la parte legata all’ansia di presentarsi lì fisicamente e discutere la propria tesi. Anche la valutazione era già nota sul proprio sportello da giorni. La definirei un po’ robotica. Nel complesso però quando senti il tuo nome e la valutazione sei contento. Ho festeggiato con la mia famiglia, il mio ragazzo e una delle mie due coinquiline.

Argomento della tua tesi il Festival di Sanremo, da dove nasce questa idea?

Mi piace il Festival di Sanremo, la risposta più banale forse? Ma è così! Tutti gli anni in quei giorni la televisione è letteralmente occupata e mi diverto a valutare le esibizioni, i look, le canzoni insieme al mio ragazzo e mia zia. Un po’ per passione e un po’ perché comunicazione degli eventi come corso mi interessava molto e inoltre, mentre scrivevo la tesi, avevo appena ultimato il tirocinio da Radio Number One che partecipava giustappunto all’evento. Quindi ne ho approfittato poiché non ho descritto le serate del Festival, non era il mio obbiettivo, ho lavorato sull’ambito della comunicazione. Ad esempio su come viene allestita la città, e ho concentrato il mio lavoro sulle radio, come lavorano durante la manifestazione e le varie forme di pubblicità e le diverse partnership, ad esempio, quella tra Achille Lauro e Gucci. Ho insomma fotografato il prima, il durante e il dopo Festival in un’ottica di pianificazione dei vari aspetti della comunicazione.

Concludiamo con la famosa dicitura: “Il tuo sogno nel cassetto?”

Il mio sogno è lavorare in una radio e la mia ambizione più grande è avere un mio programma radiofonico! Non escludo il mondo dei social media che mi affascina molto. Ora però voglio finire la magistrale e diventare sempre più autonomo.

Tra dieci anni ti vedremo in radio allora, incrociamo le dita! Grazie Emiliano per la chiacchierata, ti auguro di completare il tuo percorso di studi e di trovare al più presto un lavoro tra radio e social media. In bocca al lupo!

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