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A como

Casa confiscata per i bambini vittime di violenza: il lavoro di due architetti bergamaschi

Situata in una villetta confiscata alla ‘ndrangheta nella provincia di Como, la Casetta di Timmi sarà un luogo di protezione e cura per bambini vittime di violenza

Si chiama “Casetta di Timmi” ed è la prima comunità educativo-familiare di Terre des Hommes (fondazione internazionale da sempre in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento) e Comin (cooperativa milanese che realizza interventi educativi a favore di bambini e famiglie in difficoltà) che accoglierà bambini dagli 0 ai 5 anni allontanati dalla propria famiglia su provvedimento dell’autorità giudiziaria, spesso vittime di violenza e maltrattamento.

In Italia sono ancora troppi, purtroppo, i bambini che subiscono maltrattamenti, violenze fisiche, aggressioni sessuali, abusi psicologici e che vivono all’interno della propria famiglia una situazione di grave pregiudizio. Nel 2019 sono stati 5.930 i minori vittime di reati (dati Interforze elaborati per Terre des Hommes), tra cui: omicidi, violenza sessuale, maltrattamento in famiglia e prostituzione minorile. In Lombardia si è registrato un triste primato con 1.015 bambini vittime, di cui 327 solo di maltrattamenti in famiglia.

Situata in una villetta confiscata alla ‘ndrangheta nella provincia di Como, la Casetta di Timmi ospiterà una famiglia selezionata che, opportunamente supportata da una rete di operatori qualificati, garantirà la necessaria cura e protezione ai bambini per tutto il periodo della loro permanenza.

E ad essere stati incaricati della ristrutturazione sono stati i due architetti bergamaschi Nicola Eynard (ex consigliere del Comune di Bergamo) e Francesco Maria Agliardi dello studio Habilis di Bergamo, specializzato in architettura sociale. Ora la casa è pronta ed è stata inaugurata nella mattinata di giovedì 10 dicembre

Casetta di Timmi, Eynard e Agliardi

“Abbiamo iniziato il lavoro nella primavera di quest’anno, nel momento peggiore per tutti quanti noi ed ora, vedere un raggio di sole che entra in quella casa ci riempie di tanta gioia. È stato un grandissimo lavoro di edilizia e ora il risultato sono dei luoghi semplici, ma caldi, luminosi e accoglienti a misura di bambini che hanno già così duramente sofferto solo all’inizio della loro vita. Vorremmo che tanta luce penetri in questo edificio, ne cancelli il brutto passato e riesca a illuminare il futuro dei bimbi che qui abiteranno e la cui vita è cominciata già così in salita”, hanno raccontato i due architetti bergamaschi.

La Casetta di Timmi accoglierà fino a 6 bambine e bambini, che in questo luogo potranno trovare la serenità, la fiducia nel mondo degli adulti e riacquistare un ritmo di vita adatto alla loro età. L’obiettivo è recuperare il benessere psicofisico dei bimbi accolti, nell’ottica di favorire un rientro sicuro del bambino presso la propria famiglia, ove possibile, oppure di accompagnarlo nel delicato cammino verso un affido o un’adozione. Le attività coinvolgeranno educatori, psicologi, pediatri, famiglie e volontari che forniranno un’assistenza completa ai bimbi e alla famiglia ospitante.

Crediamo profondamente che generare e creare luoghi belli, luminosi, semplici, ma confortevoli, abbia il dono di poter aiutare nel percorso di cura e di recupero delle capacità relazionali e affettive delle persone più fragili. Speriamo di poter contribuire con il nostro lavoro alla felicità dei piccoli futuri ospiti di questa casa: finalmente si meritano la pace e la gioia”, hanno concluso Eynard e Agliardi.

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