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Il progetto

“Per l’autostrada Bergamo-Treviglio ci vuole una governance orobica”

La lettera del deputato leghista Daniele Belotti e del capogruppo della Lega in Consiglio Provinciale Bergamo Gianfranco Masper

Il deputato leghista Daniele Belotti e il capogruppo della Lega in Consiglio Provinciale Bergamo Gianfranco Masper hanno scritto una lettera al presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli e ai sindaci della zona interessata per fare il punto sulla situazione dell’Autostrada Bergamo-Treviglio e per chiedere che la governance del progetto resti orobica. Ecco il testo:

L’Autostrada Bergamo-Treviglio è tra i progetti viari più importanti per la nostra provincia. L’assetto societario da mesi è teatro di uno scontro tra le varie componenti. Nell’estate 2019 la spuntò la cordata degli enti bergamaschi riunita intorno alla Provincia (20,4% delle azioni) e al gruppo Vitali (14,7%) rispetto all’alleanza tra Autostrade Lombarde (22%) guidata da Francesco Bettoni, presidente di Brebemi e le grandi banche. A fare la differenza fu a delega di Banca Intesa (7,3%) a Bettoni che non fu ritenuta valida.

Negli ultimi mesi, però, sono cambiate molte situazioni. L’intervento annunciato del fondo australiano Macquarie con un impegno di circa 100 milioni di euro, la fusione tra Intesa e Ubi, il contributo di 130 milioni di euro garantito dalla Regione per mitigare i pedaggi, poi l’acquisizione di Brebemi da parte di un altro fondo australiano, Ifm investors, e ancora la partecipazione del fondo Macquaire alla cordata di Cassa depositi e prestiti per rilevare Atlantia che contiene Autostrade per l’Italia.

Grandi manovre, ma che non devono spostare l’obiettivo delle istituzioni e delle realtà bergamasche dal tenere la governance societaria in mano orobica. La Bergamo-Treviglio è un’opera tanto importante quanto delicata per l’impatto sul territorio, quindi è fondamentale garantire una progettazione concordata con i comuni, una finalità che, per sensibilità e rapporti diretti, sarà sicuramente più fattibile se la guida della società resta bergamasca.

Ecco perchè ci permettiamo di chiedere ai soci istituzionali (Provincia, comuni) e a quelli territoriali (Ance, Abm, Bcc) di Autostrade Bergamasche spa di valutare con attenzione l’importanza che la governance resti orobica, ovviamente con l’obiettivo di realizzare finalmente l’opera.

La prossima assemblea, in programma a breve termine, sarà nuovamente teatro di possibili ribaltamenti; si chiariscano bene i programmi d’azione, le tempistiche dell’opera, i finanziatori in campo, ma non si sposti la maggioranza al di là dell’Oglio (o dell’Adda). Del resto non va dimenticata la provocatoria squadra proposta dalla presidenza di Autostrade Lombarde in occasione dell’assemblea nell’agosto 2019, dove figurava solo un bergamasco; è fondamentale, invece, che all’interno della società ci siano dei punti di riferimento per non creare una governance slegata dall’area che la nuova strada andrà a servire e a incidere.

Con la speranza di trovare la condivisione sul principio di questa proposta nell’interesse della bergamasca, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

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