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Stasera in campo

Atalanta, è la notte di Amsterdam: basta un pari per proseguire il sogno Champions

La Dea si gioca l’accesso agli ottavi di finale. Gomez e Ilicic convocati: serve una reazione anche per spazzare via le voci su possibili malumori

A un passo da un nuovo, storico, traguardo. Questa sera con inizio alle ore 18.55 l’Atalanta si gioca l’accesso agli ottavi di finale di Champions League affrontando alla Johan Cruijff Arena l’Ajax di Amsterdam.

Lo farà sapendo di poter contare su due risultati su tre, visto che precede gli olandesi di un punto nella classifica del gruppo D comandata dal Liverpool (già qualificato).

Un vantaggio che non consente comunque di fare tanti calcoli, primo perché la squadra di Gasperini entra sempre in campo per vincere, secondo perché i lancieri giocheranno alla morte per evitare un’eliminazione che avrebbe per loro un sapore molto amaro.

Mentre infatti per la Dea un’eventuale “retrocessione” in Europa League non sarebbe un risultato così nefasto, altrettanto non si può dire per l’ambiziosa rosa olandese.

Qui torna il medesimo dilemma dello scorso anno: meglio proseguire in Champions con il rischio di essere buttati fuori da una big o andare avanti nell’Europa meno nobile e magari puntare a un risultato prestigioso?

Di una cosa è certo Gasperini: la Champions l’Atalanta non la vincerà, lo ha detto chiaramente in conferenza stampa.

Quello di Amsterdam è un match che definire complicato è un eufemismo. I tulipani sono una squadra molto forte e lo hanno dimostrato anche nella gara di Bergamo, nella quale sono stati capaci di passare in vantaggio di due gol prima che un grande Zapata riuscisse a riequilibrare la situazione.

In vista di questa sera, la Dea ha avuto il (piccolo) vantaggio di non disputare la partita di Udine, evitando in questo modo sia la stanchezza del match che possibili infortuni che, come noto, sui campi pesanti capitano più frequentemente.

Partendo dalle buone notizie, anche Gosens è stato convocato e sarà del match. Il problema legato alla sua positività si è infatti risolto e il giocatore tedesco è rientrato nei casi di cosiddetta falsa positività. Si tratta di un recupero fondamentale per la formazione nerazzurra, in considerazione della spinta che il laterale tedesco può garantire sulla fascia sinistra.

A eccezione quindi di Pasalic, il Gasp potrà contare su tutti gli uomini a sua disposizione, situazione decisamente da non sottovalutare tenuto conto dell’importanza della gara.

Con quale assetto tattico si disporrà la squadra atalantina resta al momento un’incognita: per quanto trapelato in conferenza stampa, la Dea potrebbe iniziare il match con quello adottato a Liverpool per poi eventualmente modificarlo durante il corso della gara.

Indipendentemente dagli aspetti tecnico-tattici, resta da valutare lo stato d’animo con il quale scenderà in campo la formazione nerazzurra dopo i presunti screzi nello spogliatoio. In questi giorni sono girate molte voci, vere o meno, su quanto accaduto, ma la speranza è che di fronte a un match di cotanta importanza tutto passi in secondo piano e si possa pensare solo a raggiungere il passaggio del turno.

Si tratta di un’altra partita fondamentale nella storia di questa gloriosa società, motivo per cui questa sarebbe l’occasione giusta per rimettere tutto in ordine e dare ai tifosi nerazzurri l’ennesima grande soddisfazione. In ogni caso i giocatori daranno il massimo o, come ha sottolineato nuovamente il mister, la maglia sudata sempre.

Venendo alla formazione olandese, è fuori dubbio che anch’essa abbia la testa a questa partita, tanto che nell’ultimo match dell’Eredivisie è stata sconfitta in casa dal Twente per 2 a 1, conservando comunque il vertice della classifica.

Mister Ten Hag sta caricando allo spasimo i propri uomini sostenendo peraltro che la Dea sia una squadra incredibile. Gli olandesi giocheranno senza troppi tatticismi, probabilmente
assumendosi anche qualche rischio ma cercando di subire il meno possibile i contrattacchi nerazzurri (chiaro riferimento a quanto accaduto a Bergamo).

L’arbitro del match sarà lo stesso della gara di Anfield ossia lo spagnolo Carlos Del Cerro Grande.

Volendo sottolineare ancor di più l’importanza del match, ci sono i riferimenti storici. Se a tutti è noto chi sia stata Atalanta, forse non tutti sanno che il nome (e il simbolo) della squadra di Amsterdam derivano dal noto personaggio della mitologia greca Aiace Telamonio, il più alto e forte guerriero acheo dopo il mitico cugino Achille.

Sarà dunque una battaglia mitologica? Certamente no, sarà, come sempre, una partita di calcio, anche se a perderla non ci starà nessuna delle due.

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