Sarà un Natale un po’ più dolce, di certo gustosissimo, per i volontari di A.R.M.R., la Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare, che venerdì 4 dicembre hanno ricevuto in dono dal Consorzio di Tutela dello Strachítunt Valtaleggio DOP dieci forme del pregiato formaggio delle valli bergamasche.
Sono frutto del progetto “Il formaggio aiuta la ricerca” organizzato da Forme, la manifestazione sull’arte casearia andata in scena a Bergamo lo scorso novembre.
Si è trattato di una raccolta fondi con i formaggi offerti dai Consorzi di Tutela delle Città Creative Unesco italiane, Bergamo, Parma e Alba, ma anche dalle città spagnole Deìna e Burgos, dalla norvegese Bergen e dalla brasiliana Belo Horizonte.
In totale è stata donata quasi mezza tonnellata di formaggio e il Consorzio di Tutela Strachítunt Valtaleggio DOP, nonostante sia una delle più piccole DOP casearie, come di consueto si è distinto per la sua grande generosità: un formaggio fatto da gente vera, gente di montagna che quando c’è bisogno di aiuto non si tira mai indietro.
“Abbiamo deciso di dare un contributo a questa associazione che si occupa di malattie rare perché il Consorzio vuole che il formaggio sia della gente, per la gente – ha spiegato il presidente del Consorzio Alvaro Ravasio -. Quando ci è stata paventata la possibilità di diventare protagonisti di questa iniziativa i soci, tutti, si sono resi immediatamente disponibili perché noi, in rappresentanza della Val Taleggio, potessimo dare un segnale di appoggio a questi volontari. La speranza è che la ricerca possa fare in modo che un domani queste malattie rare possano diventare dei malati rari”.
Dieci forme di Strachítunt, donate dai produttori e dagli stagionatori della Val Taleggio, sono state consegnate venerdì 4 dicembre, in mattinata, nella sede A.R.M.R. di Bergamo, in via Salvioni. Il formaggio è stato porzionato in pezzi da 300 grammi l’uno e verrà.
“Quando la Val Taleggio ha chiesto aiuto ai bergamaschi perché era in difficoltà, durante il primo lockdown, ha avuto una vicinanza straordinaria. Noi non potevamo che ricambiare tanta generosità – ha spiegato ancora Ravasio -. La vicinanza non è solo fisica, ma anche morale. Ed è fondamentale, soprattutto in momento come questo in cui si continua a parlare di distanza”.
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