La fatica è un elemento indispensabile per raggiungere la vetta.
Nel corso dei secoli i fedeli di Ambivere hanno avuto modo di comprenderlo sulla propria pelle percorrendo gli oltre cinquecento gradini che conducono al Santuario della Madonna del Castello.
Sorto attorno al XIV secolo, l’edificio sacro deve il suo nome a un’antica fortificazione che un tempo dominava l’altura.
Nonostante non vi sia più traccia della struttura, essa è ancora oggi al centro di una celebre leggenda che vide protagonista alcuni soldati francesi.
Asserragliati all’interno del fortilizio orobico da diversi giorni senza viveri e scorte idriche, i militari transalpini sarebbero andati incontro a morte certa se non fosse stato per l’intervento della Vergine Maria che fece improvvisamente zampillare una sorgente di acqua fresca.
Secondo la tradizione la fonte potrebbe esser identificata nel pozzo presente nel parte nord-orientale della navata e risalente al XVII secolo.
Sottoposto a una serie di interventi di ricostruzione alla fine del Seicento, il fabbricato conserva ancora oggi alcuni segni della versione precedente come nel caso dell’affresco raffigurante la Madonna in trono con il Bambino.
Benchè lo scorrere del tempo abbia modificato l’aspetto del santuario, la fede degli abitanti dell’Isola Bergamasca è ancora intatta come dimostrato da coloro che risalgono la lunga scalinata.
Fonti
AA.VV.; Insula : rassegna di studi sull’Isola Brembana; Ponte San Pietro; Comunità Isola Bergamasca, Promoisola; 2007
Foto Comune di Ambivere
commenta