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Ciclismo

Passione, voglia, coraggio, Elisa Balsamo si racconta: “Sarò pronta per le Olimpiadi”

”Per me la Valcar è una seconda famiglia. Qui ho conosciuto le mie migliori amiche e con lo staff tecnico c'è grande unione e determiazione. Questo ci consente di avere qualcosa in più rispetto ad altre squadre"

La stagione 2020 è divenuta una delle più particolari della storia del ciclismo. La comparsa del Coronavirus ha costretto gli atleti ad un lungo stop e a una conseguente riduzione del calendario che li ha obbligati ad esser pronti a cogliere le poche occasioni a propria disposizione.

Chi ha saputo sfruttare al meglio queste opportunità è stata Elisa Balsamo, che lo scorso agosto si è laureata campionessa europea Under 23.

Fra i migliori prospetti del movimento femminile, la 22enne cunese aveva saputo mettersi in luce fra le juniores aggiudicandosi nel 2016 il Campionato del Mondo in Qatar.

Il passaggio nella categoria élite si trasforma a volte in uno scoglio insormontabile per le giovani promesse. Non per Elisa, che grazie al lavoro svolto dai tecnici della Valcar-Travel & Service è riuscita a metter a punto sin da subito il proprio talento.

“Il cambio di categoria è molto difficile. Ho avuto la fortuna di farlo con alcune persone che già mi conoscevano da juniores e che mi hanno consentito di attutire il salto – spiega Balsamo -. Nonostante questi aiuti, sia i primi tre anni che quest’anno è stato difficile riuscire a competere con atlete più mature fisicamente e mentalmente. Per questo ritengo che sia fondamentale avere alle spalle un team solido e che creda in te”.

Le prestazioni della portacolori del team orobico non sono passate inosservate anche all’estero, come confermato dalle diverse voci di mercato che nel corso degli anni hanno interessato l’azzurra.

La piemontese di stanza a Sarnico ha però deciso di rimanere nella propria squadra d’origine, trasformatasi con il passare del tempo in una vera e propria famiglia, con cui condividere la propria passione e crescere ulteriormente.

“Per noi la Valcar è una seconda famiglia. Le mie migliori amiche le ho conosciute qui e con lo staff tecnico siamo molto uniti e determinati – conferma la giovane azzurra -. Tutto ciò ci consente di avere qualcosa in più rispetto ad altre squadre, inoltre credo di poter dare molto a questa formazione come la stessa possa ancora molto a me”.

Se i titoli continentali conquistati sia su strada che su pista ha confermato la classe cristallina dell’allieva di Davide Arzeni, il successo alla Vuelta di Spagna rappresenta il punto più alto di una carriera ancora da costruire.

Ad impreziosire l’affermazione in terra iberica vi è sicuramente l’incidente incorso qualche settimana prima alla Gand-Wevelgem che ha rischiato di interrompere precocemente la stagione della rappresentante del team di Bottanuco.

“Nel periodo che iniziavano le gare più adatte alle mie caratteristiche, sono caduta e mi hanno dovuto metter diciotto punti al ginocchio per cui credevamo che la mia annata forse ormai finita – sottolinea la piemontese -. In realtà quando sono tornata a casa sono andata subito dal fisioterapista e, grazie ad alcune terapie, sono riuscita a sgonfiare l’ematoma e a tornare dopo una settimana in bicicletta”.

In attesa di rimettersi in sella per preparare al meglio la nuova stagione, Elisa Balsamo pone il suo sguardo verso Tokyo e verso quel sogno chiamato Olimpiade.

“Sono abbastanza scaramantica per cui posso soltanto dire che, prima di arrivarci, dovrò esser convocata. Motivo per cui queste decisioni dipenderanno dal commissario tecnico, l’importante però sarà farsi trovare pronte”.

Potete trovare l’intervista con Elisa Balsamo protagonista al seguente link: https://www.instagram.com/tv/CIY2pbsiplG/?igshid=14gaer67al8a5

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