Nuovo attacco del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al premier Giuseppe Conte riguardo la decisione di vietare gli spostamenti a Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Al termine dell’incontro col governo, il numero uno del Pirellone ha spiegato la posizione della conferenza delle Regioni: “Abbiamo espresso disappunto per l’approvazione del decreto legge fatto nella notte, che sostanzialmente ci impedisce di entrare nel merito di una parte consistente del dpcm, essendo diventato legge per effetto immediato. Quella per noi è una scelta che crea delle situazioni di difficoltà a tanti cittadini, che si vedono nell’impossibilità di andare dai parenti, incontrare i nonni o i genitori anziani. Crea un differente modo di comportamento tra grandi città e piccoli comuni. Esistono situazioni di parenti divisi da una linea di confine e magari stanno a 500 metri di distanza. Una situazione che avremmo voluto rivalutare: non abbiamo potuto, il presidente Conte ha detto che valuterà l’approvazione di FAQ che diano un’interpretazione ma si rischia solo più confusione. Abbiamo così proposto di creare un percorso privilegiato, magari utilizzando emendamenti allo scopo di modificare il decreto legge perchè si elimini sostanziale e l’ingiustificata limitazione della vita dei nostri cittadini. Ha preso atto della richiesta, vedremo di chiedere anche ai gruppi parlamentari di procedere in questa direzione”.
Sul dpcm, invece, Fontana è stato ottimista in vista di un accordo: “Tutte questioni tecniche, comunque, che non sono di molta importanza”.
Sulla possibilità di un declassamento della Lombardia a zona gialla prima di Natale: “Dovrebbe essere automatico. Se i numeri continueranno a essere quelli degli ultimi giorni dovremmo diventare zona gialla l’11 dicembre, una volta decorse le due settimane di stabilizzazione del dato. Passaggio automatico che deve essere reso concreto da provvedimento del ministro della Salute, come successo da rosso ad arancione”.
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