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“Strade”, la serie di documentari sui giovani della Valle Seriana

Strade è un progetto che ha l'obiettivo di raccontare le vite di giovani della Val Seriana che non hanno mai smesso di credere nei loro sogni e hanno fatto della provincia non un ostacolo, ma il loro trampolino di lancio

Quando si pensa al futuro, all’andare avanti, inevitabilmente si pensa in grande. Ad una grande città, ad un grande ufficio, ad un grande lavoro. Siamo stati cresciuti con l’idea che per ottenere il successo – qualsiasi esso sia – bisogna spostarsi, muoversi, uscire dai confini stretti del paese in cui siamo nati. Così, tutto quello che è distante acquista valore, mentre ciò che è intorno, di conseguenza lo perde. I confini diventano stretti e la terra attorno desolata.

Questo molto spesso accade quando si nasce e si cresce in provincia. Si pensa che non ci sia possibilità di uscirne, che se si hanno dei sogni, la riuscita è inarrivabile. Si vede nelle grandi città la realizzazione del sogno, nella provincia invece la morte di esso.

Ma se non fosse proprio così? Se in questi confini, ci fosse molto di più? Molte più possibilità di quello che siamo abituati a vedere?

Storie di ragazze e ragazzi di provincia che hanno un sogno e hanno cercato di trasformare la loro passione in un lavoro o nella loro vita, ce ne sono. Solamente che non le conosciamo, o quantomeno non ne abbiamo mai avuto il modo. E le storie sono importanti da raccontare, perché formano il nostro immaginario, i nostri pensieri e di conseguenza le nostre azioni.

È questa la filosofia che è alla base di STRADE, la serie di documentari online prodotta da Seryou in collaborazione con Regione Lombardia.

Strade è un progetto che ha l’obiettivo di raccontare le vite di giovani della Val Seriana che non hanno mai smesso di credere nei loro sogni e hanno fatto della provincia non un ostacolo, ma il loro trampolino di lancio, una tappa del loro percorso. Attraverso docufilm a uscita mensile.

Da domenica 22 novembre è disponibile sul canale youtube di Seryou, il primo episodio con protagonista Francesco “Fancho” Bosio, 22 anni, musicista e backliner dei Pinguini Tattici Nucleari. Il docufilm racconta la sua storia dagli inizi; dal primo amore per la musica fino alle nuove pieghe che ha preso la sua vita fra conservatorio e concerti.

C’è la necessità di una nuova narrazione della provincia, per mostrare che ognuno ha la possibilità di intraprendere la propria strada a prescindere dal modo o dal luogo in cui cerca di trovarla o meglio, costruirsela.

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