Nemmeno una settimana di “vita” e la panchina rossa contro la violenza sulle donne è già stata imbrattata: una scoperta che ha portato rabbia e indignazione a Verdello.
Solo domenica scorsa l’amministrazione comunale l’aveva inaugurata, lungo via Roma, alla presenza della coordinatrice della rete antiviolenza di Bergamo Silvia Dradi: “C’è ancora molta strada da fare, ma diamo inizio al cambiamento – si erano augurate Livia Mossali, assessore alle Politiche Sociali, e Mariarosa Agostinelli, consigliere con delega alle Pari opportunità – e che la panchina rossa sia un luogo per leggere anche una bella storia a lieto fine”.
Un auspicio che oggi suona quasi come una beffa: quella panchina, e il profondo significato che porta, è stata vandalizzata con parolacce e frasi senza senso.
“Veramente non abbiamo parole, condannare il gesto è ovvio, ma come amministratori, genitori, adulti, gente comune ci chiediamo che senso abbia avuto – si legge sulla pagina di Insieme per Verdello, il gruppo che amministra il paese – Siete giovani e allora son ragazzate? Non siete giovani e allora siete disadattati? Non abbiamo grandi risposte, solo profonda delusione perché vengono presi di mira simboli che dicono molto per noi donne e che dovrebbero dire molto anche a voi, per i quali abbiamo dedicato tempo e passione. Noi non ci fermiamo la nostra panchina rossa c’è, che piaccia o no”.
Un messaggio condiviso anche da tanti cittadini che, commentando le immagini dello “sfregio” pubblicate sul gruppo Facebook “Sei di verdello se…” hanno espresso sconforto e amarezza.
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