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In città alta

“Sono un semplice cittadino, voglio parlarle”: il filmato del corteo sotto casa di Gori fotogallery video

Il video della manifestazione che ha portato a una ventina di indagati, secondo gli agenti della Digos legati a CasaPound. In corso altre identificazioni

“Sono un semplice cittadino, voglio parlarle signor Gori”. Inizia così il discorso di uno dei manifestanti che giovedì 5 novembre ha raggiunto la casa del sindaco Gori in Città Alta per protestare contro la zona rossa in Lombardia annunciata dal Premier Conte nel decreto della sera precedente.

A distanza di due settimane, spunta un video di quella serata che ha portato a una ventina di denunce tra gli organizzatori i quali, secondo gli agenti della Digos di Bergamo, sono legati a CasaPound. Nel frattempo proseguono le indagini coordinate dalla procura, che ha aperto un fascicolo con i nomi dei deferiti, indagati per il mancato preavviso di pubblica manifestazione.

Altre persone presenti quella sera sono state identificate e sanzionate per la violazione del coprifuoco regionale delle ore 23. Nessuno di loro, però, risulterebbe vicino a movimenti politici.

Nel filmato, oltre al discorso dell’uomo, residente in un paese della provincia, che con un altoparlante chiede al “sindaco Gori” di scendere, si sentono cori rivolti al primo cittadino, proprio sotto la sua villa di via Osmano. “Apri Bergamo apri Bergamo”, questo il tono.

Il corteo era partito al termine del raduno – organizzato, questo, con regolare richiesta presentata e approvata dal questore Maurizio Auriemma – con circa 300 commercianti in piazza Matteotti contro le limitazioni dell’ultimo Dpcm.

La serata era trascorsa tra cori, bandiere tricolori e striscioni. Almeno fino alle 22, quando un folto gruppo dei presenti si era staccato e a piedi, bloccando anche le strade del centro, si era diretto verso Città Alta per raggiungere la residenza del sindaco. Lì, erano proseguiti i canti (l’Inno di Mameli in particolare) accompagnati dall’esplosione di alcuni petardi.

L’intera manifestazione è stata seguita e controllata dagli agenti della Digos, che hanno girato una serie di filmati che in questi giorni sono in fase di analisi per risalire a tutti i presenti. L’obiettivo è scovare l’intero di gruppo di organizzatori, come detto vicino al gruppo cittadino di estrema destra.

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