Nella sede di Filago, oltre che in quelle di Segrate, in provincia di Milano, Arzignano in provincia di Vicenza e a Santa Croce in provincia di Pisa, i lavoratori della Lanxess giovedì 19 novembre incroceranno le braccia per protestare con la scarsa informazione relativa agli assetti e al futuro del gruppo in Italia.
Lanxess è una realtà globale del settore chimico da quasi 8 miliardi di fatturato.
Dopo la vendita della divisione cuoio, avvenuta nell’agosto scorso, a favore di TFL, un destino incerto si apre per i 40 dipendenti distribuiti tra i vari siti sul territorio nazionale.
“I lavoratori hanno chiesto informazioni e tutele per il proprio lavoro che sono rimaste inascoltate dall’azienda – dice Maria Ferrante, che per Femca Cisl segue l’azienda in provincia di Bergamo -. Dopo diversi tentativi alla ricerca di rassicurazioni, i dipendenti hanno preso questa decisione sperando di essere ascoltati in merito alle garanzie occupazionali. In un periodo di grande incertezza come questo, per alcuni dei dipendenti, impiegati da 30 anni nell’azienda, è un’amara sorpresa. Lo sciopero vuole essere un segnale forte che viene lanciato nella speranza di essere ascoltati”.
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