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Il punto di ats

Covid, la curva non sale a Bergamo: “Da lunedì i primi tamponi rapidi”

Serenità e prudenza le parole chiave. Al via dall'Isola e dalla Bassa i primi test antigenici nelle strutture sociosanitarie

Serenità e prudenza: sono queste le parole chiave della call tra l’Agenzia di Salute di Bergamo, il Consiglio di Rappresentanza e i sindaci della Bergamasca, a partire dall’aspetto dei numeri, illustrati come d’abitudine dal dottor Alberto Zucchi del Servizio Epidemiologico Aziendale di Ats.

“Timidi segnali di raffreddamento della curva”

“Il trend prosegue con un aumento lineare di natura contenuta rispetto alle altre province – ha spiegato il dottor Zucchi -. La popolazione sta rispettando in modo rigoroso le norme di legge e i consigli di buon senso. Possono esserci sobbalzi statistici quotidiani, ma siamo fiduciosi”. Segue un appello: “Non roviniamo tutto, è presto per rilassarsi”.

Basse e Isola e aree più critiche

In provincia le zone più critiche restano Treviglio, Romano, l’Isola bergamasca e Dalmine. Buone notizie dall’Alto Sebino che si avvicina alla media provinciale: i focolai per la maggior parte sono rientrati.

Pronto Soccorso: “Numeri sotto controllo”

Pronto Soccorso al lavoro in condizioni di normalità: 730 posti letto per la Lombardia. “La situazione è abbastanza tranquilla per quanto riguarda gli accessi – ha confermato Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo -. Uno dei dati più interessanti riguarda i PS: gli accessi sono in media con gli altri anni nello stesso periodo, quindi non c’è pressione sulle nostre strutture ospedaliere”.

La situazione fuori dai confini della provincia invece è difficile: i numeri sono assolutamente elevati e stanno mettendo in difficoltà soprattutto la rete dei servizi ospedalieri. “Sta succedendo quello che è accaduto a marzo e ad aprile a Bergamo. Per questo occorre assoluta accortezza” ha ribadito Giupponi, che ha aggiunto: “Abbiamo messo a disposizione posti letto per le necessità di altri territori, complessivamente 730 a far data da domani. Probabilmente potremo trovare altri 100/150 posti letto da attivare in caso di necessità”.

Dal 15 marzo al 30 aprile in media quotidianamente hanno trovato posto negli ospedali fuori provincia 721 cittadini bergamaschi per i ricoveri ordinari e 137 per le terapie intensive: “Stiamo restituendo al resto del territorio regionale quello che l’insieme del territorio regionale ci aveva messo a disposizione – ha evidenziato Giupponi -. Questi numeri sono la misura dell’aiuto ricevuto e la misura dell’aiuto che possiamo dare”.

Da lunedì i primi tamponi rapidi

Ats Bergamo sta programmando l’organizzazione dei tamponi rapidi: “Partiremo lunedì a effettuare i primi sulle strutture sociosanitarie dei territori più colpiti (Bassa e Isola) – ha anticipato il Giupponi -. Va avanti la programmazione dei tamponi rapidi anche sugli altri setting: scuole e territori. Abbiamo chiesto la disponibilità dei Medici di Medicina Generale ad effettuarli e la risposta che sta arrivando è positiva: c’è un numero importante di disponibilità. Stiamo verificando dove vogliono farli: tra quanti hanno risposto finora (450) il 15% è disponibile a stare nel proprio studio, il 50% chiede un posto esterno e un 30/35% valuterà dove farli. Intanto stiamo verificando le sedi da attivare in raccordo con le Asst ed i Comuni”.

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