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La denuncia

Prenotare una visita medica: come impazzire tra pc e telefono

Umberto Dolci di Federconsumatori Bergamo ad Ats e Papa Giovanni: "Non più giustificabile il disservizio causato da un sistema farraginoso e contraddittorio imposto ai cittadini che necessitano di cure sanitarie"

Federconsumatori Bergamo denuncia la situazione in cui si vengono a trovare le persone che hanno la necessità di prenotare una visita specialistica e si affidano al sito Prenota Online della Regione Lombardia.

“Come già segnalato circa 12 mesi fa all’ATS e al Papa Giovanni XXIII°, torniamo a denunciare la situazione in cui si trova il sistema sanitario regionale a Bergamo in relazione alle prenotazioni per visite specialistiche – spiega Umberto Dolci -. Costretti ad affidarci alla tecnologia (e ricordiamo sempre che non tutti lo possono fare) seguiamo passo passo e diligentemente le istruzioni dettate dal Portale della Regione”.

E racconta: “In data 7 novembre 2020, compilati i “campi” richiesti dal sistema, chiediamo di prenotare la visita che ci serve e alla prima schermata ci informano che nei tempi brevi sono a disposizione soltanto visite urgenti. Si passa quindi alle disponibilità accessibili con prescrizioni con priorità D (da erogare entro 30-60 giorni, e nel caso specifico il medico aveva prescritto entro 30 giorni). Qui la schermata (per la visita presa a campione) offre disponibilità presso Asst Papa Giovanni XXIII per diversi appuntamenti compresi tra il 15/12/2020 e il 21/12/2020 ( da 38 a 54 giorni). Comunque il paziente accetta la data a lui più utile e passa alla schermata successiva per confermare”.

Ma qui: “Sorpresa. La schermata successiva chiede accettazione e conferma per appuntamenti a partire dal 21 maggio 2021 al 14 luglio. Delusi cambiamo procedura e telefoniamo al numero 02 999599 (Centro unico prenotazioni della Regione) e lì abbiamo la fortuna di trovare una persona preparata e disponibile che prova a vedere le disponibilità di visita. Altra sorpresa : presso il Papa Giovanni XXIII ci sarebbe stato un posto libero il 12 dicembre ma non era possibile prenotarlo in quanto l’Ospedale rifiuta di prendere un appuntamento che vada oltre i 30 giorni in prescrizione. E dal 7 novembre al 9 dicembre i giorni sono 32”.

Quanto descritto, conclude il presidente di Federconsumatori Bergamo, “è inaccettabile. i Cittadini hanno il diritto ad essere rispettati da chi dirige il servizio sanitario. Per questo chiediamo al Direttore Generale di ATS Bergamo e al Direttore Generale dell’Azienda papa Giovanni di Bergamo risposte chiare per la soluzione del problema”.

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