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La storia

Cristina e la sua bancarella virtuale a domicilio: “Così mi sono adattata al Covid”

Originaria di Brembate Sopra, porta il suo esempio di piccola imprenditrice che si è dovuta approcciare in modo nuovo al mondo del lavoro

In tempi di Coronavirus e lockdown, le abitudini di consumo dei bergamaschi sono cambiate. Al tempo stesso, anche i piccoli imprenditori hanno dovuto fare i conti con un nuovo modo di approccio al mondo del lavoro. Sicuramente ci si affida sempre di più alla qualità dei prodotti e alla loro provenienza, ma soprattutto alle persone di fiducia che ti possano agevolare nella scelta dell’articolo giusto.

Nasce da qui l’idea di Cristina Benaglia, commerciante di Brembate Sopra. Dato il fermo dei mercati rionali di paese, ha deciso di aprire una pagina Facebook – “la bancarella di cristina benaglia” – dove ogni giorno condivide nuovi arrivi e contenuti relativi a pigiami, intimo, calzetteria, grembiulini scuola oltre a fornire un servizio a domicilio su appuntamento “nel giro di 24 ore – assicura Cristina – per agevolare le famiglie in difficolta negli spostamenti”.

Il mese scorso è stata intervistata da Radio News 24 per raccontare la sua storia e quella della rubrica della bancarella di Cristina. “Inizialmente, verso marzo, all’inizio del lockdown, ho servito moltissime famiglie di tutta la Bergamasca, dalla Val Seriana alla Val Brembana, dall’isola alla Bassa”.

Era il periodo di cambio stagione coinciso con il primo lockdown e si sa, i bambini crescono e occorrono nuovi vestiti, nuovo intimo e calzetteria. “Al tempo stesso – prosegue – molte famiglie mi contattavano per richiedere urgentemente pigiami per ospedali o intimo sanitario nuovo richiesto per i ricoveri, neomamme che dovevano partorire ed erano sprovviste di ricambi e molte altre situazioni in cui occorreva una risposta certa e immediata. Praticamente lavoravo dalle 5 del mattino fino a tarda sera. Il cellulare suonava ogni 5 minuti e servire i clienti e rispondere alla chiamate o ai messaggi è stato davvero difficile essendo sola”.

Cristina ha dovuto riorganizzare logisticamente tutto il lavoro per cercare di servire tutti e proporre ai clienti una nuova esperienza d’acquisto a domicilio. “Ammetto che ci sono state  delle difficoltà perché occorreva incastrare ogni cliente in una determinata fascia oraria, a seconda di dove mi trovavo fisicamente in quel momento – spiega -. Ma le gratifiche e le recensioni positive sui social di clienti e fornitori sono state il regalo più bello in un momento davvero difficile”

Per la gestione dei social media e per farsi conoscere a nuove famiglie Cristina si è servita dell’appoggio del nipote Luca e della compagna Sonia, entrambi esperti di digital marketing; mentre per la realizzazione delle grafiche ha chiesto aiuto a Roberto Scotti, un tatuatore e grafico di Bergamo che si è offerto subito nella loro creazione e personalizzazione in modo che rappresentassero lei e la sua bancarella. “Ho usufruito inoltre del portale Bergamo a Domicilio per promuovere la mia attività e dei gruppi Facebook di paese che sono stati davvero utili – racconta ancora Cristina -. Solo in questo modo sono venuta a contatto con nuove persone con le quali ancora tutt’oggi mi sento e servo regolarmente a domicilio”.

La pagina Facebook di Cristina ha collezionato in poco più di 6 mesi oltre 2.700 like e molte recensioni positive (la maggior parte di mamme, donne, nonne, ragazze). “Ho creato inoltre una rubrica molto simpatica, chiamata ‘i bambini che vesto’, dove pubblico le foto dei piccoli con i vestiti che consiglio alle loro mamme, coprendo rigorosamente il volto con un cuoricino. Sono piccolezze, ma in un momento come questo possono strappare un sorriso alle persone. Spero che la mia storia e il mio esempio – conclude – possano essere d’aiuto a molte altre attività che stanno facendo i conti con la crisi economica che attanaglia il paese, il sapersi reinventare per cogliere nuove opportunità e al tempo stesso offrire un servizio su misura alle persone in totale sicurezza e tempestività”.

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