Sei medici positivi e 24 tra infermieri e Oss, la maggior parte asintomatici. Il punto sulla situazione del personale negli ospedali di Treviglio e Romano emerge durante l’incontro in prefettura sullo stato d’agitazione proclamato dal personale per quanto riguarda la gestione del pronto soccorso.
Su richiesta del sindacato, si è tenuto un confronto con Peter Assembergs direttore generale dell’Asst Bergamo ovest, accompagnato dal direttore amministrativo Piermario Azzoni e da quello sanitario Callisto Bravi, alla presenza del vicecapo di Gabinetto Carmelo Trattaro. Per la parte sindacale hanno partecipato Roberto Rossi, segretario generale della Fp-Cgil di Bergamo, Andrea Pavone, medico e delegato Fp-Cgil a Treviglio, e Bruno Zecca, coordinatore Fp-Cgil Medici Lombardia.
“La direzione dell’Asst ci ha informato dell’arrivo, nei prossimi giorni, di 7 nuovi medici che però non saranno dedicati al Pronto Soccorso – ha dichiarato Rossi -. Per questo – e in ogni caso perché ad oggi il saldo tra medici assunti e cessati è prossimo allo zero – abbiamo sospeso ma non revocato lo stato di agitazione in corso. Con favore – aggiunge – accogliamo la notizia dei nuovi medici che prendono servizio, ma il punto è che si proceda ad assunzioni specifiche per il Pronto Soccorso. In questa fase estremamente delicata, abbiamo anche proposto soluzioni come quella di bandire nuovamente avvisi pubblici per prestazioni libero-professionali, prevedendo compensi in linea con altri ospedali, oppure una soluzione che contempli il ricorso allo strumento di appalti d’emergenza a supporto, solo in questa fase, del personale interno”.
Altra novità emersa oggi è l’intenzione di rendere i Pronto Soccorso di Treviglio e Romano due strutture organizzative diverse. “Ci auguriamo che questi piani permettano di mantenere due organici ben distinti e indipendenti – conclude il sindacalista – evitando per quanto possibile di giostrare personale tra i due siti, speriamo con un guadagno in termini di qualità e sicurezza”.
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