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La lanterna magica di guido

“Nuovo cinema Paradiso”: delicata cronaca di un passato prossimo

Capolavoro di Giuseppe Tornatore, che gli è valso l’Oscar per il miglior film straniero nel 1990, “Nuovo Cinema Paradiso” racconta la storia del piccolo Totò tramite la sua più grande passione: il cinema

Titolo: Nuovo cinema Paradiso

Regia: Giuseppe Tornatore

Interpreti: Jacques Perrin, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Philippe Noiret, Antonella Attili

Durata: 123’

Valutazione: ****

Sin dalla sua nascita alla fine del XIX secolo, il cinema ha sempre avuto una forte funzione di aggregatore sociale, soprattutto nelle realtà più modeste ed umili. La sala infatti era il luogo prediletto dove, per pochi soldi, la gente poteva divertirsi, piangere, emozionarsi, informarsi grazie ai brevi cinegiornali proiettati sul grande schermo e, più di tutto, incontrare amici e conoscenti.

Tra i seggiolini dei cineteatri era possibile trovare persone di ogni età, origine ed estrazione sociale, non accomunate da nulla se non dalla tendenza alla meraviglia di fronte ad un bacio appassionato dato in tinte bianche e nere.

All’interno di quella vastissima platea troviamo Salvatore di Vita, bambino povero siciliano che vive con la sorella e la madre, in attesa che il padre disperso in battaglia ritorni dalla Russia dopo la fine della 2ª guerra mondiale. La vita del piccolo Totò si divide tra i banchi di scuola, vissuti con leggerezza e felicità, ed il cinematografo dove ben presto entra nelle grazie di Alfredo, il proiezionista del cinema “Paradiso”, che nonostante la reticenza della madre, insegnerà a Salvatore tutti i trucchi del mestiere.

Crescendo e divenendo sempre più abile nel mondo delle pellicole il ragazzo, su invito di Alfredo che ormai è diventato il padre acquisito di Totò, decide di abbandonare Giancaldo, il suo piccolo paese di provincia, per trasferirsi a Roma dove ben presto diviene un affermato regista.

Salvatore però è infelice, ha abbandonato la sua terra, non trova donne che lo amino con sincero affetto e sembra aver perso ogni briciolo di amore verso quel cinema che per anni ha venerato religiosamente.

La soluzione quindi è quella di tornare, seppure per poco, nel suo paese natale in cerca di risposte per ritrovare una ragione, anche misera, per riaccendere un fuoco sopito da troppo tempo.

nuovo cinema paradiso

Nuovo cinema Paradiso” è una delicata cronaca che tocca lo spettatore su più livelli, incrociando sapientemente varie tematiche, tra cui ne troviamo anche di attualissime, come: la forte denuncia sociale verso tutte quelle realtà abbandonate a se stesse da un Governo impegnato a far altro, negli anni ‘50 così come nel 2020, l’amore verso una terra tanto passionale ed incantevole quanto maltrattata come la Sicilia e, forse più di tutto, la lode verso un tipo di cinema che più che ricordare un becero intrattenimento popolare funge da nobile lente d’ingrandimento per indagare e comprendere nel dettaglio i tratti sociologici ed ideologici di un mondo in continuo mutamento.

Capolavoro italiano da riscoprire senza pensarci due volte per ricordarci quanto la sala, soprattutto in un momento difficile come questo, rappresenti un bene preziosissimo per il nostro Paese e per la nostra cultura.

Battuta migliore: “Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu”

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