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Da donna a donna

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Pelle e mascherina: una convivenza possibile e doverosa

Per prevenire o contrastare problematiche lievi, ecco un piccolo vademecum.

Le mascherine protettive sono ormai diventate una parte integrante della nostra vita quotidiana. Sono un atto di rispetto verso noi stessi e gli altri, impensabile non indossarle.

Ma la nostra pelle potrebbe non gradire il contatto prolungato e avere reazioni avverse. Quali? Vediamo le principali e come affrontarle.

Cosa succede dietro quella mascherina? Innanzitutto si crea un ambiente umido, che può portare ad alterazioni della barriera cutanea e, paradossalmente, a secchezza della pelle. La mascherina può esercitare una pressione e una frizione non gradite a pelli delicate o irritabili arrivando a creare solchi e abrasioni di varia entità. Ma non solo. La frizione e quindi la creazione di microlesioni facilmente aggredibili da batteri, combinata con l’occlusione, l’accumulo di sebo, la mancanza di costante ossigenazione, gli sbalzi climatici del “metti la mascherina/togli la mascherina”, possono peggiorare una condizione acneica pregressa (maskne).

In generale tutti coloro che, come me, soffrono di patologie dermatologiche pregresse (rosacea, dermatiti etc.) possono vedere un peggioramento del quadro clinico.

Prurito, desquamazione, vescichette, arrossamenti? Guardiamo anche il materiale con cui sono fatte le nostre mascherine e i procedimenti a cui sono sottoposte: potremmo avere sviluppato una dermatite da contatto ai materiali. In generale, compatibilmente con le nostre esigenze di salvaguardia della salute, sc mascherine realizzate con materiali meno sintetici possibile e non colorate e soprattutto laviamole con cura, sciacquando ogni residuo di detersivo (anche i residui di detersivo possono irritare la pelle).

Quindi, che fare? In presenza di un notevole peggioramento di condizioni pregresse (acne, dermatiti, rosacea, lesioni importanti), l’unico suggerimento sensato è andare dal dermatologo che analizzerà con voi le origini del problema e vi prescriverà la cura o gli accorgimenti più adeguati.

Ricordiamoci inoltre che la pelle, l’organo più esteso del nostro corpo nonché la cartina di tornasole del nostro stato psicofisico, subisce parecchio lo stress che stiamo vivendo diventando una vera e propria via di sfogo, quindi cerchiamo di aiutarla reagendo con forza e determinazione a questo periodo durissimo. Anche qui, la fitoterapia può venirci incontro: parlate con il vostro farmacista per capire quale rimedio naturale potrebbe aiutarci a migliorare la qualità del sonno, stati d’ansia, inappetenza, tensione…

Per prevenire o contrastare problematiche lievi, ecco un piccolo vademecum.

1. Igiene : lavate accuratamente la mascherina, risciacquando ogni residuo di detersivo.

2. Scelta della mascherina: tenendo sempre al primo posto le singole esigenze, è possibile scegliere fra diverse forme e tensione degli elastici pur garantendo un’aderenza ottimale. Chiediamo suggerimenti al nostro farmacista, che saprà consigliarci al meglio.

3. Cura della pelle: non si scappa. Donne, uomini, giovani e meno giovani, è la volta buona per imparare a prenderci cura della nostra pelle, mattina e sera. Parola d’ordine: lenire e sfiammare.

Fondamentale la detersione che deve essere estremamente delicata ma anche estremamente accurata; se imparassimo a “lavarci la faccia”, ci risparmieremmo gran parte dei problemi che invece dobbiamo affrontare. Scegliamo detergenti con tensioattivi delicati, oppure combinazioni olio/mousse nel caso di “struccaggio pesante”, acque micellari -sempre da risciacquare- insomma, scegliete ciò che più vi aggrada, ma con due caratteristiche, pH quanto più neutro e tensioattivi delicati. Risciacquate con cura e applicate un tonico NON alcolico che aiuti a ripristinare il pH velocemente.

Scrub fisici o enzimatici e trattamenti più aggressivi usiamoli con parsimonia e solo previo test di tolleranza. Ottimo invece concedersi una maschera depurativa contenente argilla verde o bianca ogni 10 gg.

Dopo la detersione, applicate un siero e/o una crema idratante leggera massaggiando con sfioramenti viso, collo e décolleté con movimenti dal basso verso l’alto, seguendo i contorni del viso, sempre verso l’alto; scegliamo prodotti non siliconici (abbiamo già la pelle soffocata tutto il giorno, non vogliamo soffocarla nuovamente, vero?), contenenti preferibilmente attivi che aiutino a riportare in equilibrio la barriera idrolipidica: acido ialuronico, gel o estratto di aloe, malva, calendula, olio jojoba, olio di argan, burro di karite, ceramidi, niacinamide, vitamina E, acidi omega 3, 6 e 9, esopolisaccaridi.

Se si presentasse qualche brufoletto, toccature locali con uno stick al salicilico e zinco prima di siero e crema. Lasciate asciugare e procedete con il resto della skincare.

Non dimentichiamoci di proteggere e riparare le labbra applicando più volte al giorno un ottimo burro cacao o un balsamo e dedichiamo un minuto in più al contorno occhi: anche qui, andremo a privilegiare attivi adatti a stimolare il microcircolo e l’ossigenazione: caffeina, escina, centella, oli e burri leggeri, ma anche peptidi biomimetici ed estratti di alghe (esopolisaccaridi di Alteromonas, sicuri per tutti). Sbizzarriamoci con gli applicatori con le estremità in metallo per regalarci un massaggio extra e decongestionare la parte.

Detersione e idratazione vanno fatte tutti i giorni mattino e sera; sulle zone particolarmente irritate possiamo mettere una buona pasta all’ossido di zinco e calendula per disinfiammare.

Make-up time? Fatemi un favore, per una volta, evitiamo prodotti siliconici e proviamo, ad esempio, i fondotinta e i blush minerali. Less is more più che mai, in questo caso. Concentriamoci piuttosto sul trucco occhi, sulle sopracciglia, sull’acconciatura. Ma posate quel silicone, almeno ora! Vedrete la differenza. “Ma il fondotinta minerale mi secca la pelle!” Sbagliato, esistono molti brand che aggiungono olio jojoba rendendo più morbido anche il fondotinta minerale. No excuses…

Veniamo alle mani. Posto che useremo il detergente più volte al giorno, curiamole con impacchi di burro di karite, cocco e olio di mandorle con qualche goccia di olio essenziale di lavanda. Dopo averle ben impaccate, infileremo dei guanti i leggeri per non sporcare e terremo per una mezz’ora. Al termine del tempo di posa, massaggeremo i residui su mani e …piedi!

Inutile ripetere di bere tanto, in particolare the verde e tisane depurative e… #molamia!

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