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Champions league

Lezione di inglese e di calcio: il Liverpool strapazza l’Atalanta

Un 5-0 senza possibilità di replica con Diogo Jota assoluto protagonista grazie ad una tripletta

Non c’è stata partita nella terza sfida del girone di Champions dell’Atalanta.

La squadra di Jurgen Klopp è dilagata al Gewiss Stadium con una potenza disarmante dando pure l’impressione di non strafare. Un 5-0 senza possibilità di replica con Diogo Jota assoluto protagonista grazie ad una tripletta.

Per i Reds in gol anche le due frecce Salah e Manè che ad inizio ripresa hanno subito chiuso la pratica facendo ammainare bandiera bianca agli orobici.

Liverpool di un altro livello, e questo lo si sapeva già prima che la gara si giocasse, ma lo stesso Gasperini ha sottolineato come nell’ultimo periodo alla sua squadra manchi la giusta intensità che da sempre fa parte del Dna nerazzurro.

È proprio questo atteggiamento arrendevole che è balzato all’occhio nella prestazione della Dea.

Il tecnico di Grugliasco ha cercato di non snaturarsi, ma, complice una condizione generale non ottimale e un lavoro sulle fasce laterali poco consistente i padroni di casa hanno consegnato il fianco a Alisson e compagni.

Nel finale non arriva nemmeno il gol della bandiera, che pur valendo poco per il match in sé, poteva assumere importanza nel computo della differenza reti.

All’Atalanta tocca rimboccarsi le maniche, tenere botta in questo momento non ideale, chiudere al meglio questo pacchetto di gare contro l’Inter e poi guardare al futuro dopo una sosta, che ora più che mai appare come una benedizione.

Le pagelle

Sportiello 6: Sulle reti dei Reds non può davvero metterci una pezza, strappando assolutamente la sufficienza per gli interventi su Manè al 35′ e Salah all’ 83′ che evitano un’ulteriore figuraccia.

Toloi 5,5: Il brasiliano parte con buona propulsione provando a dare una mano in fase di appoggio, con il passare dei minuti però naufraga con i compagni.

Palomino 5: Nei duelli corpo a corpo l’ex Ludogorets non disdegna, è sulla profondità che soffre dannatamente e per ben due volte Diogo Lota lo batte e supera Sportiello.

Djimsiti 6: L’albanese usa molto il fisico e si fa valere con un campione come Salah per quello che può.

Hateboer 4,5: Sicuramente l’olandese non si trovava in uno stato di grazia dal punto di vista fisico, ma di fatto ha sulla propria coscienza tre reti degli ospiti (Depaoli SV).

Pasalic 4: Impalpabile nel cuore del gioco, il croato non riesce a dare solidità davanti alla difesa vagando spesso sulla mediana senza soluzione (Malinovskyi 6).

Freuler 6: Il numero 11 orobico non brilla sicuramente ma merita la sufficienza perché deve di fatto sopperire l’inconsistenza di Pasalic in mediana e pure alle carenze in fascia di Mojica. Lavoro triplo.

Mojica 5: Staziona in fase difensiva di fatto per tutta la gara perdendo spesso le misure da Salah e Alexander- Arnold (Ruggeri 6).

Gomez 5,5: Nei primi quaranta cinque minuti il Papu ci prova più con il cuore e la grinta a svegliare la Dea dal torpore conquistando falli a centrocampo utili a far respirare la squadra. Poco attivo in fase avanzata (Lammers SV).

Muriel 5: Il “cafetero” ha due buone occasioni nel primo tempo, ma in entrambe le circostanze propone conclusioni troppo centrali di facile lettura per Alisson. Peccato, poteva risultare più decisivo (Pessina 6).

Zapata 6: La prima frazione del colombiano è ampiamente insufficiente in quanto ci si aspettava di più contro una retroguardia giovane e priva di elementi come Fabinho e Van Djik. Nella ripresa ci prova in tutti i modi ad andare in gol ma pali, traverse e Alisson negano pure questa gioia.

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