Il tema trasporto pubblico si fa caldo a Bergamo dopo l’annuncio di Atb che rimodulerà le corse. Nel dibattito interviene Marco Sala, segretario generale della Filt-Cgil di Bergamo che precisa: “Non c’è niente di cui stupirsi. Sono polemiche sterili. L’azienda, come le altre del settore, vive grandi difficoltà”.
“La polemica è proprio inutile – aggiunge Sala -, non ha alcun senso stupirsi della rimodulazione delle corse, soprattutto se a intervenire sono gli esponenti di un mondo politico, che in questi anni, al di là delle appartenenze di partito, non ha fatto nulla contro il depauperamento progressivo e massiccio del settore del trasporto pubblico locale. Quindici anni di scempio non si risolvono con un finanziamento spot, e certo non nel mezzo di una pandemia”.
Poi conclude: “Siamo fortemente preoccupati per la tenuta di queste aziende e per l’occupazione. In Atb verrà presto avviato un periodo di cassa integrazione: prima della diffusione del Covid-19 questo non è mai stato un comparto che ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, ma di certo, da tempo, è un settore con gravi carenze economiche. Forse la pandemia offrirà finalmente l’opportunità per capire cosa vogliamo fare del TPL di domani. È stupefacente che si rimbalzi la responsabilità tra forze politiche: si sostiene che il trasporto pubblico sia un asset strategico per il paese ma in pratica si è solo proseguito per anni con il suo depauperamento. Le risorse stanziate per l’emergenza servano a iniziare ad aiutare queste aziende ad uscire dalle difficoltà, non ad aumentare un servizio ora sovradimensionato alla luce della chiusura delle scuole superiori”.
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