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La presentazione

L’Atalanta a Crotone, senza Gosens, per dimenticare i ko con Napoli e Samp

I nerazzurri in cerca di riscatto dopo due sconfitte consecutive: oltre a de Roon si ferma anche il tedesco, non convocato per la trasferta calabrese

L’Atalanta si tuffa nuovamente nel campionato e si prepara ad affrontare la trasferta di Crotone contro i neopromossi calabresi, nell’ennesimo anticipo del sabato (ore 15).

È stata una settimana molto impegnativa per i giocatori nerazzurri che hanno dovuto disputare il match casalingo di Champions League contro l’Ajax. Analizzando il risultato della partita, certamente il pareggio ottenuto può essere considerato molto positivo in ottica qualificazione. Nel contempo però è inequivocabile il fatto che i Gasp boys abbiano speso moltissime energie psicofisiche, anche e soprattutto per il grande sforzo profuso nei secondi 45 minuti al fine di recuperare lo 0 2 scaturito nel primo tempo.

Quindi al grande entusiasmo per la prova fornita e morale molto alto, fa da contraltare la stanchezza patita per la suddetta gara. E questo è un dato di fatto visto che già nel post partita mister Gasperini ha chiaramente detto che nel match odierno si troverà costretto a fare un pesante turn over.

Ecco dunque che tornano i dubbi e le perplessità evidenziatesi dopo le partite con Napoli e Samp, ossia quelle legate all’affidabilità che danno (o meglio non danno) i nuovi arrivati alla corte nerazzurra. Senza mezzi termini mi sento di affermare che, in questo momento, i due esterni titolari (Gosens e Hateboer) non sono in alcun modo parimenti sostituibili, perché chi è arrivato (Mojica e Depaoli) non è all’altezza della situazione.

E allora sinceramente mi auguro che il mister nerazzurro possa fare tesoro di quanto accaduto nelle ultime due giornate e dare corso ad un turn over maggiormente “ragionato”, diciamo meno invasivo. E questo anche se incombe di nuovo la Champions ed il grande Liverpool che martedì sarà a Bergamo.

Inoltre Gasperini dovrà fare nuovamente i conti con la pesante assenza di De Roon, giocatore a mio avviso fondamentale nello scacchiere nerazzurro e praticamente insostituibile nel suo ruolo. Il più duttile ed adattabile sostituto non v’è dubbio che sia Pasalic, certamente meglio di lui nella fase offensiva, ma neanche lontanamente paragonabile in quella difensiva. Con il tipo di gioco che sciorina la Dea, fatto di continue proiezioni in avanti, l’olandese è l’unico giocatore capace di chiudere gli spazi difensivi conferendo così il necessario equilibrio all’intera squadra. Aggiungo che Pasalic potrebbe anche riposare oggi ed allora individuo in Malinovskyi o Pessina il possibile sostituto.

All’assenza di de Roon si aggiunge quella dell’ultima ora di Gosens, fermato da un problema al polpaccio: il tedesco non è stato convocato.

Ma vediamo ora di inquadrare anche gli avversari della Dea di quest’oggi. La compagine di Stroppa non se la passa certamente bene, visto che occupa attualmente l’ultimo posto in graduatoria insieme al Torino con 1 solo punto in classifica, frutto della bella gara disputata e pareggiata contro la Juve. Per il resto solo sconfitte per i calabresi e una difesa colabrodo capace di subire ben 15 reti.

Certo, l’Atalanta non sta meglio dei rossoblù nel reparto difensivo (12 gol subiti) ma ha un attacco che ha realizzato il triplo delle marcature crotonesi (15 reti conto 5). Data quindi la situazione, provo a sbilanciarmi affermando che per la Dea oggi non possa che esserci un unico risultato, perché un eventuale nuovo passo falso in campionato (e tale considero anche un pareggio) credo potrebbe avere ripercussioni importanti in termini mentali e di autostima dei giocatori.

Atalanta e Crotone si sono affrontate in serie A allo Scida in due sole occasioni e la formazione atalantina non ha mai perso: 1 vittoria ed 1 pareggio. La situazione non cambia considerando anche le partite disputate a Bergamo, visto che le vittorie salgono a 3.

La più recente vittoria nerazzurra a Crotone è l’1-3 del torneo 2016-2017: in quell’occasione Petagna, Kurtic e Gomez fissarono il punteggio sullo 0-3 prima che Nwankwo segnasse il gol della bandiera per i suoi. Fu questa, per la cronaca, la famosa partita disputata sul neutro di Pescara con la quale ebbe inizio la favola della Dea gasperiniana. All’anno successivo risale invece l’ultimo pareggio tra le due formazioni: tutto nel finale con il vantaggio crotonese con Mandragora ed il pareggio di Palomino per l’1 a 1 finale. L’ultima e unica vittoria rossoblu contro la Dea è quella del campionato di serie B 2005-2006 quando Scarlato segnò la rete decisiva.

Attualmente in Calabria giocano tre ex nerazzurri: Luca Cigarini, 173 presenze e 10 gol a Bergamo, Salvatore Molina, 4 presenze alla corte di Colantuono e il polacco Arkadiusz Reca, tre apparizioni nella Dea due anni fa. Tra gli atalantini l’unico ex è il mister visto che Gasperini ha allenato i calabresi in tre stagioni dal 2003 al 2006 collezionando una promozione in B ma anche un esonero.

Visto che il campo di Crotone ha sempre portato bene, l’auspicio è che anche oggi la gara dello Scida possa essere il trampolino per il rilancio della Dea in questo campionato.

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