L’incubo di un focolaio impazzito stile Alzano nel febbraio scorso c’è stato, ma il peggio sembra essere alle spalle. Questo è quanto spiega il direttore dell’Asst Bergamo-Ovest Peter Assembergs, che ricostruisce gli ultimi drammatici giorni nell’ospedale di Treviglio dopo la scoperta di un paziente positivo nel reparto di cardiologia.
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“Il tampone a cui era stato sottoposto prima del ricovero aveva dato esito negativo – racconta Assembergs -, ma dopo quattro giorni il paziente ha iniziato ad avere febbre e tosse. Gli è stato fatto un nuovo tampone che ha dato esito positivo”.
Subito è scattata la ricerca di tutti i contatti avuti dall’uomo nel periodo in cui è stato in ospedale: venti pazienti sono così stati sottoposti a tampone e di questi quattro sono risultati positivi.
“Abbiamo controllato anche tutti gli operatori che dall’inizio del mese a oggi hanno lavorato nel reparto di cardiologia, e anche tra questi abbiamo scoperto cinque positivi. Tutti, così come i quattro pazienti, stanno bene e sono completamente asintomatici”.
Intanto però altri operatori sono risultati positivi anche al pronto soccorso.
“La commissione interna che è stata costituita per verificare la situazione ci ha detto che i quattro pazienti risultati positivi sono sicuramente collegati all’uomo, mentre gli operatori è tutt’altro che certo che siano stati contagiati a loro volta da quello stesso paziente. Anche medici e infermieri hanno una socialità esterna all’ospedale – continua il direttore – ed è assai più probabile che il loro contagio sia avvenuto lì”.
“Non so nemmeno se si possa parlare di focolaio dal momento che le sue dimensioni sono sempre rimaste ridotte – spiega ancora Assembergs -, ma quel che è certo è che la situazione ora è sotto controllo. Continueremo comunque a tracciare tutti i contatti degli operatori positivi”.
I posti letto destinati alla cura dei pazienti Covid sono 32 a Treviglio e 28 a Romano di Lombardia. In vista di questa nuova ondata di contagi il direttore generale ha deciso di alzare a 300 i posti letto Covid per il mese di novembre, che saranno equamente divisi tra gli ospedali di Treviglio e di Romano.
“Ormai possiamo dire che il livello di emergenza è paragonabile a quello che abbiamo visto a febbraio-marzo scorsi – continua Assembergs -. Il caso di questo paziente che ha contagiato altri ricoverati ne è il segnale più chiaro. Oggi noi dell’Asst Bergamo-Ovest stiamo lavorando non solo per il nostro territorio, ma anche per quello milanese che risulta essere quello più colpito ora. Siamo un ospedale che tratta quasi interamente Covid, ma siamo comunque riusciti, finora, a mantenere aperti gli ambulatori”.
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