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Torna l'emergenza

Covid, pronto a riaprire l’ospedale alla Fiera: “Più tecnologico e sicuro che ad aprile” video

Tastiere sanificabili e due linee wifi, tra cui una apposita per i pazienti. La riapertura a inizio della prossima settimana

Dopo la risalita dei contagi da Covid 19 degli ultimi giorni, i volontari sono tornati all’ospedale da campo della Fiera di Bergamo per una revisione in vista di una riapertura a inizio della prossima settimana.

L’annuncio era stato dato la scorsa settimana dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera: “Le strutture sanitarie temporanee allestite nei padiglioni della Fiera di Milano e di Bergamo riaprono nei prossimi giorni e garantiranno al sistema lombardo i primi 201 posti letto aggiuntivi che saranno gradualmente occupati”, le loro parole al termine della riunione della Giunta regionale che ha varato uno specifico provvedimento in materia.

“La situazione epidemiologica attuale – ha spiegato Fontana – in rapida evoluzione rende necessaria l’adozione di misure organizzative straordinarie per potenziare l’offerta sanitaria di posti letto da destinare all’emergenza Covid, cercando di garantire contemporaneamente un’adeguata assistenza ai pazienti affetti dalle altre patologie”.

L’attivazione delle struttura sanitaria temporanea di Bergamo prevede la collaborazione fra l‘ASST Papa Giovanni XXII e l’Ente Fiera, con il coinvolgimento delle ATS di riferimento. Funzioneranno 4 moduli da 12 posti letto, occupati in base allo stato di saturazione dei reparti di terapia intensiva Covid. In particolare due moduli saranno gestiti dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII e due dagli “Spedali Civili” di Brescia.

Nel frattempo all’interno dei padiglioni di via Lunga fervono i preparativi, compresi quelli alle apparecchiature tecnologiche. Roberto Mozzi, tecnico del Papa Giovanni, spiega quali saranno le novità rispetto alla struttura aperta a inizio aprile e chiusa un mese dopo: “Siamo nella fase della Fiera 2.0, con un lavoro di riallestimento rispetto a quanto fatto nella prima parte che sta procedendo per essere pronto a fine settimana”.

“Potenzieremo le terapie intensive – prosegue – , dotandole di collegamento alla centrale di monitoraggio, con 60 apparecchi nuovi. Stiamo migliorando anche la parte informatica con tastiere sanificabili e lavabili, resistenti agli acidi, in modo da far lavorare con più tranquillità i medici”.

“I padiglioni A e B saranno invece indipendenti e destinati a tamponi e vaccini anti-influenzali. Ci saranno poi due tipologie di wifi, una clinica per gli apparecchi e una guest per i pazienti”.

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