Per spiegare Bergamo Città Creativa Unesco per la Gastronomia partiamo da un dato. A Bergamo ci sono ben 9 formaggi riconosciuti Dop: parliamo di Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana, Taleggio, Bitto, Grana Padano, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Provolone Valpadana, Salva Cremasco, Strachítunt.
Nessuna provincia in Italia e in Europa vanta un patrimonio così ricco per nella produzione casearia.
Formaggi frutto di un sapere antico di secoli, che rappresentano l’emblema di un territorio dove le persone hanno sia salvaguardato la bellezza dei luoghi, facendone un modello di sostenibilità, sia costruito la propria quotidianità, cultura, economia, rendendo la produzione lattiero-casearia un’eccellenza riconosciuta in tutta il mondo.
In provincia di Bergamo tutto il settore agroalimentare ha grandissima importanza.
Sono infatti 889 le aziende nell’industria alimentare (1.115 siti produttivi): l’agroalimentare e la sua distribuzione danno lavoro a circa 8.000 persone, di cui il 10% giovani.
E sono 1.291 gli allevamenti di bovini, 449 di ovini e caprini, 118 aziende nel commercio al dettaglio di latte e derivati, 60 nel commercio all’ingrosso e 68 nella produzione di derivati del latte.
Ci sono poi 170.000 tonnellate di frutta e verdura che Bergamo Mercati muove ogni anno. La stima del fatturato complessivo delle aziende che vi operano – 87 con 450 addetti – è di 150.000.000 di euro, con 1.400 aziende acquirenti.
E ci sono, infine, 2 cantine sociali con oltre 150 aziende associate; 4 latterie sociali; 3 oleifici e frantoi; 26 birrifici artigianali e il più grande birrificio d’Italia.
Ma cosa significa essere Città Creativa Unesco? Significa, in parole povere, essere riconosciuti a livello internazionale, avere 246 città in tutto il mondo con cui dialogare e costruire occasioni di scambio, progettualità e proposta.
Questa quinta edizione di Forme presenta la novità di Virtual Cheese Expo, la prima esposizione virtuale di formaggi provenienti dalle Città Creative Unesco per la Gastronomia italiane ed internazionali oltre alle grandi Dop lombarde.
I formaggi saranno presentati in uno spazio virtuale di grande suggestione, collocati sugli scranni che sono diventati uno dei simboli della manifestazione e accompagnati da schede descrittive.
Tutta l’attenzione che meritano i prodotti caseari, beni culturali identitari, specchio di saperi e tradizioni e motori di una filiera economica di grande rilevanza per i territori di produzione.
commenta