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Bergamo

Anche il mondo dello Yoga soffre la chiusura

Yoga Bergamo and More ha speso numerose risorse per poter riaprire post lockdown, mettendo faticosamente in campo tutte le risorse di un piccolo centro gestito solo da tre soci

L’ultimo Dpcm firmato domenica 25 ottobre dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha messo a dura prova ristoratori e operatori del mondo della cucina, ma anche i proprietari di palestre, piscine e centri benessere.

In via Carnovali, nel quartiere della Malpensata a Bergamo, si trova un piccolo centro yoga immerso nell’incenso dove, entrando, sembra di essere subito catapultati in un Ashram indiano. Yoga Bergamo and More ha speso numerose risorse per poter riaprire post lockdown, mettendo faticosamente in campo tutte le risorse di un piccolo centro gestito solo da tre soci, Paola, Alessandro e Ambra e ora, come tutte le altre realtà sportive, ha dovuto chiudere.

“È stata una dura botta dover richiudere. Ce lo aspettavamo, ma non così in fretta e non in queste modalità. Abbiamo speso tanto per poter riaprire: l’abbiamo fatto con fatica ed energie, adempiendo a tutte le regolamentazioni. E ora, dover richiudere, è molto demotivante, anche perché il nostro è un piccolo centro ed è difficile restare a galla”, dichiara Paola Stropeni, comproprietaria della scuola yoga.

Yoga Bergamo and More diventa, così, portavoce di tutte le piccole realtà sportive che, in seguito alle ultime ordinanze, faranno ancora più fatica. “Continueremo con l’online, certamente, ma resta l’amaro in bocca: perché abbiamo dovuto chiudere? Abbiamo reso il nostro centro sicuro sotto tutti i punti di vista e in che modo un centro yoga controllato e costantemente sanificato, in cui vengono rispettate le distanze e le precauzioni, è più pericoloso di un pullman o di altri momenti di grande assembramento?”, continua Paola.

Nonostante tutto, il centro cerca di essere ottimista, di guardare con fiducia verso il futuro e di credere nelle tante promesse fatte dal Governo attorno ai sostegni che, presto, arriveranno.
“Cerchiamo di stare vicini ai nostri soci perché crediamo fortemente nell’importanza di crearsi uno spazio interiore da ascoltare e su cui lavorare: e la pratica yoga può essere di grande aiuto. Facciamo di tutto per non farci prendere dallo sconforto e di offrire la luce a tutti i nostri amici, mandando un messaggio positivo. I divieti sono imposti fino al 24 novembre e ci sforziamo di non pensare che questa situazione si protrarrà perché ora tutti i nostri iscritti hanno bisogno di energie positive ed è quello per cui lavoreremo, sperando in tempi migliori e negli aiuti promessi”, ha concluso Paola.

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