Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto ristori, mirato ad aiutare le categorie più colpite dalle misure contenute nel nuovo Dpcm.
Gli indennizzi saranno parametrati a quanto incassato già in primavera dopo il primo lockdown ma – chiarisce il testo – non potranno superare i 150 mila euro.
Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che gli aiuti previsti saranno “a fondo perduto” e arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”.
Tra le misure contenute nel provvedimento, il blocco dei licenziamenti prorogato fino al 31 gennaio prossimo e altre 6 settimane di cassa integrazione.
La bozza del decreto
Il contributo potrebbe raggiungere il 400%, cioè quattro volte tanto, di quanto ricevuto nei mesi passati per discoteche, sale da ballo e night club.
Per altre categorie di imprese come piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere il nuovo beneficio dovrebbe valere il 200% del contributo a fondo perduto avuto ad aprile. Stessa percentuale per stadi, cinema, parchi divertimento e sale bingo.
Ancora da limare i contributi per bar e ristoranti che dovrebbero comunque oscillare tra il 150% e il 200% di quanto già incassato.
Ristori al 150% sarebbero invece previsti per per alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna.
Per tassisti e Ncc l’indennizzo sarebbe invece del 100%, cioè la stessa somma già ricevuta in primavera.
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