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“La Ciotola” chiude fino al 24 novembre: “Pacificamente scenderò in piazza”

Antonia Testa, la titolare: "Il primo lockdown ci ha segnato, l'asporto non rispondeva alle esigenze della nostra clientela e lo smartworking ci ha fortemente penalizzato sul pranzo di lavoro, così abbiamo deciso di aprire solamente la sera. Ora questa nuova misura del Dpcm ci fa chiudere il locale fino al 24 novembre, poi vedremo".

“Il fieno è finito, abbiamo investito e utilizzato i risparmi di una vita, ma davanti a questo nuovo lockdown alle 18 per noi significa chiusura fino al 24 novembre”. Antonia Testa, titolare de La Ciotola in viale Papa Giovanni a Bergamo è la terza generazione di una storica famiglia di ristoratori.

“Qui sul viale abbiamo iniziato nel 1953 con la Trattoria America, poi con la ristrutturazione dello stabile nel 1992 ci siamo spostati all’86 di viale Papa Giovanni – racconta Antonia -. Il primo lockdown ci ha segnato, l’asporto non rispondeva alle esigenze della nostra clientela e lo smartworking ci ha fortemente penalizzato sul pranzo di lavoro, così abbiamo deciso di aprire solamente la sera. Ora questa nuova misura del Dpcm ci fa chiudere il locale fino al 24 novembre, poi vedremo. Certo, da come hanno gestito la pandemia non mi aspetto miracoli”.

L’amarezza si sente nella voce, ma non c’è rassegnazione. “Il mio locale può ospitare fino a 95 clienti, con le misure anticovid e per rispettare il distanziamento siamo scesi a sessanta – prosegue nel racconto la titolare de La Ciotola -. Ci sono state molte sere che ho dovuto rimandare indietro clienti per rispettare i protocolli previsti, abbiamo controllato la temperatura a tutti, abbiamo predisposto dispenser con il gel, sanificato i locali più volte al giorno e installato i plexiglass. A Bergamo il Covid lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle e credo che nessun ristoratore sia venuto meno a tutte le misure previste, non capisco perché ora si arrivi a colpire di nuovo una categoria che già aveva pagato duramente nel primo lockdown. Era meglio prevedere dei controlli serrati, ma non questa nuova ingiusta chiusura”.

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