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Covid e giustizia, le regole del ministro: “Udienze a porte chiuse o da remoto”

Per limitare la diffusione del Covid in questa seconda ondata di contagi

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha emanato una serie di regole che tribunali e procure italiane dovranno rispettare per limitare la diffusione del Covid in questa seconda ondata di contagi. Ecco cosa ha comunicato il guardasigilli:

  • Il giudice che si trovi in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per il Coronavirus – ma solo nel caso che sia stato escluso che la sua situazione sia qualificabile come malattia – può partecipare all’udienza anche da un luogo diverso dall’ufficio giudiziario. Per quanto riguarda le deliberazioni collegiali, invece, è previsto che, sia nei procedimenti civili che in quelli penali, potranno essere assunte con collegamenti da remoto.
  • Sarà possibile svolgere anche con collegamenti da remoto la fase delle indagini preliminari. La persona offesa e quella sottoposta alle indagini potranno essere sentite anche in collegamento dallo studio del difensore che li assiste. Anche i consulenti o gli esperti di cui si avvale il pubblico ministero o la polizia giudiziaria potranno essere sentiti anche dal loro studio via pc. Il difensore della persona sottoposta alle indagini potrà opporsi, quando il compimento dell’atto preveda la sua presenza. Il giudice si può avvalere delle medesime modalità, ma per il solo svolgimento dell’interrogatorio.
  • Secondo le disposizioni di Bonafede l’udienza da remoto dovrà essere sempre decisa, ma escludendo le udienze di discussione finale, sia in pubblica udienza che in camera di consiglio, e quelle in cui devono essere esaminati testimoni, parti, consulenti o periti. Ovviamente è necessario l’accordo delle parti.
  • Tutte le udienze per i procedimenti civili e penali per le quali oggi è ammessa la presenza del pubblico si dovranno invece celebrare sempre a porte chiuse.
  • Per le udienze penali dove la presenza fisica delle persone detenute non possa essere assicurata senza mettere a rischio le esigenze di contenimento della diffusione del Covid il meccanismo sarà differente. È previsto che la partecipazione da remoto con le videoconferenze, garantite dal ministero della Giustizia, sia obbligatoria.
  • Sarà possibile ricorrere, se le parti sono d’accordo, all’udienza cartolare per le udienze civili in materia di separazione consensuale e di divorzio congiunto.
  • Tutti gli atti, i documenti e le istanze potranno essere depositati utilizzando la posta elettronica certificata.
  • Gli avvocati potranno accedere agli atti successivi alla discovery da remoto, in modo da non essere obbligati a recarsi nelle cancelleria. Accesso da remoto ai registri anche per i cancellieri che sono in smart working.
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