Lunedì mattina, primo giorno di chiusura delle scuole superiori della Lombardia per evitare il diffobndersi dei contagi da Covid, Valeria Mascheretti, insegnante, ha scritto una poesia dalle scale del Liceo Sarpi di Bergamo. Eccola
Scuola vuota
Luci tutte accese
Corridoi senza persone
Salgo le scale quasi nel nulla
Non ci sono voci altre
Solo parole forti che fuoriescono dalle porte
Mancano i visi
I volti di voi
Le voci alte e maestose
Le voci meste e fitte
Le voci umane e lievi
Gioiose e tristi
I vostri passi e le corse
Siete muti oggi
Siete dietro uno schermo
Vi colgo e vorrei sentire
Siete dietro un muro ammutoliti
Zitti e fermi
Vi chiamo
Rispondete
Rimaniamo accanto ancora
Siate qui lì e ovunque
Diffondetevi dove potete
Senza indugio
Alzate lo sguardo la voce la testa
Muovete le mani e fate passi larghi
Inchinatevi a terra
Accorciate le distanze del cuore
Chiamateci a gran voce
Si ha voglia di vivere ancora
Fate sentire il desiderio
Sentitelo
Sentiamolo
Contagiamoci di bellezza
Ancora e ancora
Vi prego non lasciamoci soli
Noi smarriti a volte
Noi impauriti
Noi il controllo su tutto
Voi con il desiderio
Il sole i sogni
I sorrisi e le risate
Le lacrime e i visi seri
Mancate
Manchiamoci
Non aumentiamo la distanza
Stiamo qui insieme
Noi
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