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Appunti & virgole

Squadra che vince non si cambia? L’Atalanta esagera e arriva il secondo ko fotogallery

Gasperini ribalta gli undici vittoriosi in Danimarca e ne conferma solo quattro. Bisogna ritrovare equilibrio e tornerà anche Ilicic gol

Quando fai troppi cambi, se poi giri l’interruttore la squadra non si accende subito. Sarebbe troppo facile: uno su mille ce la fa, cantava Morandi e chissà se pensava anche alle sue partite di calcio. Nemmeno le grandissime squadre ci riescono e l’Atalanta sta studiando da grande, spesso dimostra di esserlo, ma appena non ritrova i soliti automatismi il motore gira a vuoto. E finisce per prenderle.

Sarà stata l’euforia della prima trionfale in Champions o la stessa Champions che incombe di nuovo, per la prima volta a Bergamo?

Gasperini alla fine ha ammesso: “Ho fatto troppi esperimenti” e un po’ ha peccato di presunzione, pensando di poter affrontare una squadra ben organizzata come la Sampdoria con un’Atalanta completamente rimescolata.

Sette cambi, dopo la spedizione vincente in Danimarca: Sutalo per Toloi, Palomino per Romero, Depaoli per Hateboer, Pasalic per Freuler, Mojica per Gosens, Ilicic per Zapata, Lammers per Muriel.

D’accordo che il teorema ‘squadra che vince non si cambia’ deve fare i conti con il triplice impegno settimanale e non è semplice riproporre sempre gli stessi. Però, provate a confrontare le formazioni della Sampdoria, quella che ha vinto contro la Lazio sabato 17 ottobre e quella che ha fatto il bis (sempre tre gol, sempre Quagliarella per primo) contro l’Atalanta. Bene: un cambio solo, Damsgaard al posto di Candreva.

Ora, sarà forse un grande saggio Ranieri (comunque l’allenatore più anziano della Serie A, 69 anni), ma non è nemmeno uno squilibrato il ‘nostro’. Però a volte anche mago Gasp non le azzecca. E ribaltare la squadra in tre giorni non è semplice, poi nel campionato italiano ci sono avversari come la Samp che ti danno sempre fastidio, lo ha ammesso anche il tecnico di Grugliasco alla vigilia, “son partite dure, nervose, combattute”. Tra l’altro, la Samp non aveva impegni in settimana, come il Napoli che si era preparato in ritiro per quindici giorni.

Poi certo, succede che non te ne va bene una, che Gomez fa un eurogol in Danimarca e non trova mai la porta tre giorni dopo, che Ilicic fa dribbling e giocate da applausi e però gli manca ancora il gol per scatenare tutta la sua potenza. Sta ritrovando la misura giusta nei passaggi e nelle conclusioni ed è giusto che abbia il suo tempo. Sulle fasce ci sono i nuovi che non incidono con la forza e la qualità di Hateboer e Gosens, infatti dal secondo tempo entrano i titolarissimi. Lo stesso Sutalo dietro ha i suoi problemi, così come Lammers va a sbattere contro il muro dei doriani e non riesce mai a sfondare, perciò dalla ripresa anche lui deve lasciare il posto al panzer Zapata. Che si conquista e trasforma il rigore, purtroppo non basta.

Insomma, l’Atalanta rifatta si cerca e si specchia anche un po’ nelle sue giocate, che però restano fini a se’ stesse, mai veramente incisive come saprebbe fare la macchina da gol nerazzurra. Mentre agli avversari basta un contropiede per segnare. Servirebbero magari quelle conclusioni da fuori area in cui il Papu è diventato uno specialista, ma non è giornata. E ormai non c’è più tempo nemmeno per l’esordio a Bergamo di Miranchuk, magari lo vedremo martedì 27 contro l’Ajax. Che in campionato ne ha fatti 13 (!) con una cinquina del suo Traorè: speriamo si siano sfogati e arrivino già sazi…

I corsi e ricorsi dicono che le ultime due sconfitte consecutive in campionato per l’Atalanta erano iniziate ancora con Gattuso (stavolta a Napoli), il 15 febbraio 2019 Atalanta-Milan 1-3 e il 22 febbraio 2019 Torino-Atalanta 2-0. Poi comunque l’Atalanta si riprese: 3-1 contro la Fiorentina.

La lezione del ko? Che non puoi stravolgere la squadra senza pagare qualche conseguenza. Anche se in campo hai Gomez, che si spreme e fa già gli straordinari (altri 90′ contro la Samp) e anche se hai Ilicic, che ha bisogno di tempo. E tornerà sicuramente a fare gol. Serve più equilibrio, contro qualsiasi avversario.

L’Atalanta lo ritroverà: è fondamentale, anche per prendere meno gol, altrimenti hai voglia di rimontare…

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