Tradizione e modernità, legame con il territorio e vocazione internazionale, esperienze sensoriali sensi e immaginazione creativa. Sono gli apparenti contrasti che definiscono il mondo del settore lattiero-caseario e il mondo di Forme, la manifestazione bergamasca che è ormai diventata un punto di riferimento del settore e che è programmata tra il 20 e il 22 novembre.
La dialettica tra vecchio e nuovo, passato e presente si riflette anche nel logo 2020, un’immagine che mantiene le classiche forme triangolare, quadrata e rotonda che richiamano quelle dei diversi formaggi, ma si rinnova con una rivisitazione grafica che accoglie anche i colori delle Città Creative Unesco, uno dei grandi temi dell’edizione 2020.
L’evento, completamente virtuale, si è adattato alla situazione senza perdere la propria identità. Ha luogo a Bergamo ma ha lo sguardo rivolto al mondo, come dimostra anche il nome dell’edizione 2020, Forme Creative, con un aggettivo che può essere letto sia in italiano sia in inglese. E proprio la creatività ha spinto la manifestazione a rinnovarsi, con un’apertura a temi diversi, dalla transumanza al futuro dell’alimentazione, dalla degustazione guidata dei formaggi alle vie del latte.
Le sinergia con le Città Creativa Unesco per la Gastronomia italiane ed europee sono un altro elemento chiave dell’evento, ed esaltano il ruolo centrale di Bergamo nel panorama mondiale dei formaggi. Il giusto rilievo per una città che ha potuto raggiungere questo prestigioso traguardo grazie alle sue Cheese Valleys, un vero e proprio patrimonio per il mondo caseario.
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