Segnalare, in modo anonimo e con un solo clic, qualsiasi situazione di pericolo in ambito aeroportuale: Orio al Serio diventa il primo scalo italiano a dotarsi di uno strumento di sicurezza partecipata che permette a ogni utente, in qualsiasi momento, di essere parte attiva nel processo di risoluzione dei problemi.
Per farlo basta uno smartphone e l’app 1Safe (gratuita), realtà bergamasca che da tre anni è attiva su tutto il territorio italiano per la sicurezza nei Comuni e adottata ad oggi da una cinquantina di amministrazioni tra le quali Bergamo.
“Il fatto che sia già di uso comune rende più facile l’utilizzo – spiega Alberto Cominassi, direttore delle operazioni di Sacbo – In questo periodo in particolare, in cui c’è una sensibilità maggiore al tema della sicurezza, pensavamo fosse importante dare agli utenti un ruolo attivo con la possibilità di segnalare e permetterci di intervenire in modo ancora più tempestivo, migliorando così l’esperienza di viaggio”.
Una volta scaricata l’app sarà sufficiente fornire il proprio numero di telefono per registrarsi e avere così la possibilità di inviare segnalazioni, anche corredate da foto, anonime, veloci e sempre rispettose della privacy: in ambito aeroportuale possono riguardare i macrotemi Covid-19, bagaglio abbandonato, articolo sospetto, veicolo, drone, aggressioni, incendio, persona sospetta e persona molesta.
“La collaborazione con Sacbo nasce dall’ipotesi di rimodulare l’applicazione in un contesto differente dal solito – spiega Claudio Rota, amministratore di 1Safe – L’aeroporto è un luogo ristretto, dove ci sono moltissime persone, e il meccanismo della sicurezza partecipata può dare il massimo dei suoi valori. Le segnalazioni raggiungono in tempo reale la contro room e gli operatori della security sparsi per l’aeroporto: potrebbe sembrare un dettaglio, ma è sicuramente più facile usare un semplice clic sullo smartphone che andare a cercarli per lo scalo”.
La ricezione della notifica attiva le procedure previste dal programma di sicurezza aeroportuale: la guardia giurata quindi verifica la segnalazione e l’area dalla quale proviene, visionando anche le telecamere, e capisce immediatamente se la situazione richiede il suo intervento o quello della polizia di frontiera per i casi più delicati.
Ogni utente che invia una segnalazione avrà la possibilità di seguire l’evoluzione della situazione, con un feedback che lo informerà sull’esito finale.
“La sicurezza è responsabilità di tutti – sottolinea il responsabile Security di Sacbo Lorenzo Mantegazza – Siamo tutti gli occhi, le orecchie e la voce dell’aeroporto. Se notate una situazione illecita o di pericolo, segnalatela. La sicurezza non può essere imposta solo dall’alto, deve essere il risultato di un processo trasversale e partecipato”.
Non è, ovviamente, l’unico strumento a disposizione dell’aeroporto che negli ultimi mesi sta implementando ulteriormente la propria control room che è già in grado di individuare automaticamente, grazie a un software di intelligenza artificiale, le potenziali situazioni di pericolo come gli assembramenti.
“L’app 1Safe può essere uno strumento molto utili, che va incontro anche alle tecnologie più avanzate che i cittadini richiedono per avere più garanzie e sicurezza nella loro vita – conclude il presidente di Sacbo Giovanni Sanga – Lo abbiamo messo a disposizione dei nostri utenti, certi che avrà un buon successo”.
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