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Dai vizi all'eroina

La piramide delle dipendenze: almeno in una siamo tutti coinvolti fotogallery

Dalla dipendenza affettiva alla droga che "mangia" tessuti , una vasta gamma di realtà che coinvolge chiunque. chi più e chi meno, giovani e non

Esistono diversi tipi di sostanze stupefacenti e come ogni cosa, ancora più della sostanza, ad uccidere è l’ignoranza. Di conseguenza ritengo fondamentale la conoscenza di cosa sia una droga.

La droga fa parte della vita di chiunque, anche della tua, è quindi necessario conoscere tutti i tipi di sostanze stupefacenti.

Bisogna immaginare l’insieme delle droghe come una piramide dove alla base ci sono tutti quei vizi che ci fanno stare meglio, mentre alla punta, ci sono tossicodipendenze estremamente nocive per l’organismo.

Alla base della piramide troviamo droghe che noi usiamo senza rendercene conto, perché sono legate a quei piccoli piaceri che ci fanno stare più tranquilli, e soprattutto non fanno male: una corsa la mattina, una tisana, disporre i cuscini del divano in un determinato modo o mangiare un dolcetto dopo cena.

“Cosa a cui non si riesce a rinunciare” cita la definizione data da Garzani e se viene presa come buona nel grande insieme delle droghe vanno inserite anche le persone: da quelle con cui abbiamo un appuntamento fisso fino ad arrivare a quelle dalle quali dipende il nostro stato emotivo; quelle persone di cui Gabbani parla in “Viceversa” quando intona “sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa”. Tale definizione può risultare banale, ma si tratta di una vera e propria patologia definita dipendenza affettiva.

Chi è affetto da questa patologia non riesce a vivere senza un’altra persona; non per forza un partner, ma anche un’amica, un parente o un genitore. In questo grado la droga sono proprio gli affetti dato che queste persone non sono in grado di capire dove finisce il proprio io e dove inizia quello dell’altro.

In altre parole, il problema non è se ogni mercoledì mattina andate da anni allo stesso bar con un vostro amico, il problema nascerebbe se non riusciste a pensare lucidamente e aveste periodi di depressione e crisi di panico se lui si allontanasse da voi.

Al gradino successivo troviamo delle dipendenze più tangibili: sigarette e caffè.

Non raccontiamoci favole: le sigarette sono droga. La nicotina produce dipendenza, così come l’uso ripetuto di marijuana, e la combustione di sigarette è dannosa all’organismo umano così come sniffare cocaina è dannoso per il cuore e il cervello. La diversità sta nel fatto che le sigarette sono prima di tutto legali e in secondo luogo non sono in grado di alterare la percezione della mente. Se si fuma una sigaretta si ha l’impressione di sentirsi più rilassati, ma questo senso di relax è dato, principalmente, dal fatto che si sta dando nicotina al nostro corpo e quindi il tabagista sta facendo il pieno della sostanza di cui è dipendente.

Il caffè, spesso ignorato, contiene caffeina, la stessa molecola contenuta in alcune bevande come la Cola o la RedBull. La dipendenza da caffeina è di natura psico-fisica ed è alimentata e mantenuta dall’assunzione continuativa di caffè.

Insomma… ci sarà stato un motivo se De André cantava “Ah, che bell ‘o caffè” e non “Ah, che bella la tisana al ginepro e zenzero”, no?

Il caffè aiuta a svegliarsi, a perdere appetito, a essere più dinamico.

Al quarto piano della piramide ci sono le droghe leggere. Le droghe leggere sono tutte quelle sostanze derivate dalla cannabis (erba, polline e fumo, comunemente conosciuto come hashish ) che non sono però sempre in grado di creare dipendenza.

Quanti hanno provato a fare un singolo tiro di canna? Non mentite, siate sinceri: quasi tutti hanno provato. Quanti, però, dopo un singolo tiro sono diventati dipendenti? Nessuno. L’erba, come il caffè e le sigarette, non crea una dipendenza immediata, ma crea dipendenza se vi è un’assunzione continuativa.

A differenza delle sigarette, però, altera, soprattutto all’inizio, le capacità psico-fisiche. Ci si sente più rallentati sia a livello mentale che fisico e si ha una percezione della realtà del tutto fittizia.

Esistono due tipologie: di marijuana e hashish.

L’ indica, deputata al relax e alla distensione muscolare, riduzione dell’ansia, aumento dell’appetito e aumento della produzione di dopamina.

La sativa, invece, combatte la depressione, aumenta la creatività e l’energia psico-fisica.

Al penultimo gradino troviamo l’alcol.

Dopo l’erba? Assolutamente sì.

L’alcol è più dannoso e distruttivo dei derivati della marijuana. Se è improbabile che un individuo vada in overdose da cannabis, sono invece molteplici le malattie che un individuo dipendente da alcol può sviluppare; tra queste la più nota è la cirrosi epatica.

Inoltre l’alcol è molto più pericoloso anche a livello sociale. L’alcol, essendo legale, è entrato a far parte di numerosi contesti: dall’aperitivo, alla birretta post gita in montagna o all’amaro bevuto a fine pasto. Essendo in un modo o nell’altro parte della nostra quotidianità, è anche più difficile capire quando qualcuno ne è dipendente.

Senza contare che un individuo che fuma della cannabis, soprattutto se indica, non ha le capacità pisco-motorie di arrecare danni al prossimo, mentre un ubriaco sì, anzi bere aumenta anche il grado di violenza dell’essere umano.

In cima alla piramide troviamo le droghe pesanti; tutte quelle sostanze a cui si pensa quando si sente il termine “sostanza stupefacente”, fuorché la marijuana. Non tutte le droghe pesanti producono dipendenza, si pensi agli acidi e ai funghetti, ma tutte sono pericolose e nella maggior parte dei casi possono anche essere letali.

Questo non vuol dire che la disintossicazione non funzioni, ma, al contrario, che se non si segue un percorso al sert o in centri deputati alla lotta alla tossicodipendenza è difficilissimo disintossicarsi con le proprie forze.

Le droghe pesanti più comuni sono la cocaina, l’eroina, il crack, l’ oppio, la morfina, le anfetamine, gli psicofarmaci, lsd e l’ ecstasy.

Affianco a queste droghe ormai conosciute da anni, troviamo anche le nuove droghe, reperibili anche sul deep web e completamente sintetiche e ancora più dannose per l’organismo.

Tra le nuove droghe troviamo anche il krokodil, una droga che viene dalle zone più povere della Russia, ottenibile economicamente tramite creazione home made. Viene assunta in forma endovenosa e ha sulla mente gli stessi effetti dell’eroina, ma è in grado di “mangiare” organi e parti del corpo. La krokodil riesce a staccare la carne dal corpo, spolparla fino all’osso e spappolare, letteralmente, gli organi interni. Lascia sul corpo le stesse lesioni che si avrebbero se si venisse aggrediti, appunto, da un coccodrillo.

Questa é la piramide delle droghe di Bgy, sei d’accordo? Qual è la droga peggiore secondo te? Faccelo sapere!

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