A distanza di oltre un anno, Yassine Rachik è tornato a indossare un pettorale di partenza.
Il 27enne di Castelli Calepio ha preso parte alla quarta edizione della Corsa dei Castelli mettendo nuovamente in mostra le proprie doti da maratoneta che nel 2018 gli avevano permesso di conquistare il bronzo europeo.
Bloccato per diversi mesi da una serie di problemi fisici, il runner orobico ha battezzato il proprio debutto con la casacca delle Fiamme Oro con il terzo posto dopo aver combattuto fianco a fianco lungo le strade di Trieste con l’etiope Hagos Gebrhiwet.
Capace di conquistare il bronzo olimpico sui 5000 metri, il 26enne africano ha completato i 10 chilometri in programma in 29’49” precedendo il connazionale Bayelign Teshager (30’00”) e l’azzurro che ha tagliato il traguardo in 30’23” affrontando al meglio l’esigente percorso caratterizzato dalla salita di via del Monte.
“Sono soddisfatto di questo rientro. Non è mai semplice tornare e a maggior ragione in questo periodo difficile per tutti. Credo di aver corso bene, perdendo terreno solo nell’ultimo tratto in ascesa, anche perché non ho ancora affrontato salite in allenamento – ha spiegato Rachik dopo l’arrivo -. Prima una lesione alla bandelletta e poi il fastidio si è esteso con l’infiammazione alla fascia plantare e al tendine d’Achille. Quando avevo ripreso, tra dicembre e gennaio, stavo pensando alla preparazione di una maratona primaverile che sarebbe stata quella di Londra in aprile, prima del rinvio, ma il problema mi ha bloccato di nuovo, anche con uno stiramento al polpaccio. Ho ricominciato a sentirmi bene da agosto, al raduno di Sankt Moritz, e sono convinto che questo stop mi abbia fatto crescere, lavorando molto sulla tecnica e sulla tenuta di corsa”.
L’obiettivo del fondista di origine marocchina sarà ora quello di ritrovare la forma migliore e di puntare alle Olimpiadi di Tokyo 2021.
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