É passato più di un anno da quel 16 agosto 2019, giorno in cui il grande ciclista Felice Gimondi è venuto a mancare. La sua perdita ha lasciato una profonda ferita tra i bergamaschi a cui Gimondi si è sempre sentito appartenere, come figlio della sua città natale, Sedrina, a cui ha sempre mostrato tantoaffetto nonostante i suoi successi in giro per il mondo.
Un mito per le vecchie e le nuove generazioni, vincitore di tre Giri d’Italia, di un Tour de France e Vuelta a Espana: al centro di toccanti e speciali ricordi che in molti hanno voluto raccontare dopo la sua morte.
Per rendere omaggio al campione il gruppo consigliare leghista del Comune di Bergamo ha proposto, tramite un ordine del giorno che verrà portato e messo ai voti durante la seduta del Consiglio comunale di lunedì 19 ottobre, la realizzazione di una scultura celebrativa a Gimondi, sull’esempio della città di Firenze dove è stata dedicata una piazza al campione ciclista toscano Gastone Nencini.
“Sicuramente tutti i bergamaschi sarebbero lieti di ricordare Felice Gimondi con una scultura a lui dedicata – si legge nell’ordine del giorno a prima firma della consigliera Luisa Pecce -. La sua terza vittoria del Giro d’Italia nel 1976 riveste un valore particolare, non solo perché il campione aveva già 34 anni, ma anche per il fatto che proprio a Bergamo vinse la tappa dell’11 giugno Terme di Comano- Bergamo battendo allo sprint lo storico rivale Eddy Merckx”.
Proprio per questo la collocazione ideale proposta dal gruppo del Carroccio sarebbe a pochi passi dal traguardo dell’11 giugno 1976: nel piccolo giardino ad angolo tra Piazza Cavour e viale Papa Giovanni, alla destra del teatro Donizetti nei pressi dei Propilei.
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