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A.a.a. cercasi fuorisede

“Distributori di assorbenti a prezzi calmierati, UniBg segua l’esempio di Milano”

L'iniziativa della Statale. Nei bagni a 20 centesimi l'uno, una cifra simbolica per evitare lo spreco e l’abuso

Studentesse, professoresse, impiegate dell’Università degli Studi di Bergamo prestate attenzione. Quante volte vi è capitato di prendere un caffè alle macchinette e scambiare due chiacchiere? Quante volte avete cercato disperatamente qualcosa da mangiare tra una pausa e l’altra? In caso di emergenza arrivano loro in nostro soccorso, le macchinette!

E se ci fosse anche un distributore di assorbenti per i nostri momenti di emergenza?

La nostra università potrebbe prendere spunto dall’iniziativa promossa dai rappresentati dalla Statale di Milano e dall’ateneo di posizionare distributori di assorbenti nei bagni a 20 centesimi l’uno; una cifra simbolica per evitare sia lo spreco che l’abuso. L’intento era di distribuirli gratuitamente ma hanno trovato comunque un giusto compromesso. Sicuramente un buon inizio per l’abbattimento di questo tabù.

Spunteranno dunque dieci distributori di assorbenti nelle varie sedi, così che se una ragazza si ritrova ad avere il ciclo tra una lezione e un’altra ha la possibilità di usufruire di un tampone immediato.

Ma attenzione! I distributori non offriranno solo assorbenti ma potranno essere dotati anche di altri prodotti igienici come spazzolino e dentifricio; salviettine umidificate e fazzoletti copri-water. È possibile inoltre pensare anche all’introduzione di coppette mestruali per un mondo più ecofriendly.

Una bellissima iniziativa fortemente voluta dalle studentesse dell’ateneo di Milano che, insieme ai loro compagni di corso, si sono mostrate in più occasioni molto attente sulla questione “tampon tax”, la battaglia volta ad abbassare se non addirittura togliere l’IVA al 22 per cento sugli assorbenti, sostenendo che “il ciclo mestruale non è un lusso e non è una scelta”.

Iniziative analoghe stanno prendendo sempre più forma nel contesto scolastico, come in alcune superiori a colpi di: “Il ciclo non è una scelta, la solidarietà sì”; le famose box gratuite dove ognuno lascia un assorbente in modo gratuito per chi ne ha bisogno.

Al momento abbiamo fatto richiesta ai nostri rappresentanti che prenderanno in considerazione la questione. Non ci resta che chiedere: “Unibg possiamo essere il secondo ateneo d’Italia dopo quello di Milano a promuovere un’iniziativa simile?”

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