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Il dpcm

Nella notte la firma: le nuove misure per rallentare l’espandersi del contagio

Stop a gite scolastiche e calcetto. Stop alle feste private. Locali chiusi alle 24. Intanto cambiano i tempi della quarantena

Nella notte la firma del nuovo dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) sulle nuove misure per evitare l’espandersi dei contagi da Covid. Giuseppe Conte ha siglato il decreto insieme al ministro della Salute Roberto Speranza dopo che le Regioni l’hanno letto e condiviso.

Il dpcm ha validità immediata e per i prossimi trenta giorni. E arriva dopo

la circolare emanata nella serata di lunedì sui nuovi tempi della quarantena.

Cambia la quarantena

Si accorciano i tempi della quarantena per gli asintomatici, si passa a un solo test invece che due per stabilire la fine del periodo di positività del malato e fine dell’isolamento per le persone che non hanno più sintomi ma che risultano sempre positive a 21 giorni dal contagio.

“Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”, si legge. Per quanto riguarda coloro che, invece, sono risultati positivi con sintomi, questi “possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test)”.

Ecco i contenuti del dpcm 

Divieto di feste private al chiuso o all’aperto

La ricetta novità principale del nuovo è il divieto di feste private al chiuso o all’aperto con la “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva.

Stretta sulla movida

Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

No a gite scolastiche e sport di contatto

Torna il divieto di gite scolastiche e anche lo stop al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale.

Mascherine

Obbligatorio sull’intero territorio nazionale avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Obbligatorio indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.

Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Viene fortemente raccomandato l’utilizzo delle mascherine  anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.

Cinema e concerti

Resta per gli spettacoli il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è possibile mantenere le distanze. Le regioni e le province autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Sono comunque fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome.

Stadi

Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome.

Sport

Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti “da parte delle società professionistiche e a livello sia agonistico che di base dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP).

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