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L'intervista

Il bergamasco Buttironi: “Io a fianco di Giovanni del trio Aldo Giovanni e Giacomo, meraviglioso”

Dopo le apparizioni in "Don Matteo", "Una Pallottola nel cuore" e nel film "Compromessi Sposi", Francesco Buttironi ha partecipato al corto "Gli Atomici Fotonici" con Giovanni Storti: "Un grande artista e un grande uomo"

In questi tempi di mascherine e distanziamento sociale per molte categorie di lavoratori non è facile poter svolgere al meglio le proprie mansioni. Neanche i giovani attori in rampa di lancio, sempre in cerca di provini e opportunità da cogliere, se la passano bene. Per fortuna esistono progetti come Mini Film Lab, un percorso formativo di tre mesi finalizzato alla produzione di corti cinematografici, dedicato a giovani aspiranti cineasti che coinvolge anche attori affermati e non.

Quest’anno ha partecipato a un corto, dal titolo Gli Atomici Fotonici, il bergamasco Francesco Buttironi, che ha avuto l’onore di calcare le scene con Giovanni Storti, membro del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Non è la prima collaborazione di prestigio per il giovane attore, che in passato ha collaborato tra gli altri con Terence Hill, Diego Abatantuono e Gigi Proietti. In merito a questa sua nuova avventura Francesco ci ha lasciato le sue impressioni, descrivendo le particolarità del corto e le problematiche riprese in tempo di Covid.

Il corto a cui ha partecipato fa parte del progetto Mini Film Lab. Cosa può dirci a riguardo?

Il corto è stato realizzato grazie a questo progetto dedicato a giovani film-maker con la supervisione artistica del regista Silvio Soldini, sviluppato da Mini e OffiCine (il Laboratorio di Alta Formazione nel cinema di Anteo e IED, Istituto Europeo di Design). Laboratorio che, lungo un percorso formativo di tre mesi, permette a un gruppo di giovani aspiranti cineasti di apprendere tutte le fasi di realizzazione di un film. Il cortometraggio a cui ho partecipato Gli Atomici Fotonici è ora disponibile su YouTube e sul sito ufficiale Mini Film Lab. Tra qualche mese uscirà in versione DVD e sarà inoltre disponibile su Amazon Prime.

Come è stato girare durante il periodo Covid? Come si sono svolte le riprese?

Abbiamo girato verso metà giugno a Milano, subito dopo la ripresa e la riapertura di molte attività professionali. Il nostro è stato uno dei primi set cinematografici a ripartire in Italia dopo il lockdown. Ero felicissimo di potermi riaffacciare in un contesto professionale, specialmente dopo il periodo d’incertezza e di difficoltà che l’Italia e il suo panorama artistico ha vissuto. Sentivo un forte bisogno di ripartire con il mio lavoro e sono molto fiero di averlo fatto con questo progetto, dove tutte le normative e i protocolli per girare in totale sicurezza sono stati rispettati con molta serietà e precisione.

Ci parli un po’di questo corto, del suo personaggio.

Gli Atomici Fotonici è un cortometraggio diretto da Davide Morando ed è la storia dolce e ironica di Giacomo (Giovanni Storti), un padre con ancora viva la voglia di mettersi alla prova senza timori, e di suo figlio Riccardo, il personaggio che interpreto, un giovane timido impacciato, in una Milano frenetica e iperconnessa. Riccardo è segretamente attratto da Laura (Martina de Santis), ma è totalmente incapace di fare il primo passo. Le apparenti stramberie del padre saranno per Riccardo la spinta efficace per iniziare a prendere in mano, finalmente, la sua vita.

Francesco Buttironi
Il giovane attore bergamasco Francesco Buttironi

Come è stato lavorare con un’icona del cinema italiano come Giovanni Storti?

Conoscere e lavorare con Giovanni è stato meraviglioso. Averlo avuto come padre ed essere stato suo figlio, seppur per qualche giorno durante le riprese, è stato emozionante e sicuramente molto divertente. Quando si lavora con attori e comici di questo calibro si ha solo che da imparare e da ammirare il loro approccio alla professione. Essendo io cresciuto (come molti della mia generazione, quelli nati nella seconda metà degli anni ’90, e non solo) vedendo gli sketch, gli spettacoli a teatro e i film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, è stato speciale lavorare insieme a lui e confermare, a me stesso, che, dietro ogni grande attore, c’è una grande generosità e bontà d’animo.

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