La ex chiesa della Maddalena nel centro di Bergamo, in via Sant’Alessandro, è al centro di lavori di ristrutturazione dal 2018 per ospitare gli uffici dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (Uepe).
L’intervento, che rientra nel protocollo di intesa firmato da Comune di Bergamo, Agenzia del Demanio e Ministero della Giustizia per la gestione di Palazzo della Libertà, interessa il primo piano dell’ex edificio ecclesiastico per un importo di circa 300.000 euro, permettendo così di liberare gli spazi occupati dall’ente all’interno dello storico palazzo cittadino.
Proprio il recupero dell’edificio ex chiesa Maddalena è al centro di un’interrogazione presentata al Consiglio Comunale dai consiglieri della Lega, in seguito ad un incontro organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Bergamo, per sollecitare i lavori di ristrutturazione.
“Il recupero del patrimonio immobiliare è fondamentale per valorizzare al meglio le vie della nostra città e per destinare nuovi spazi in concessione alle realtà presenti sul territorio – riporta il documento a firma dei consiglieri Ribolla, Carrara, Pecce, Rovetta, Stucchi, Bianchi e Facoetti -. I lavori per il rifacimento dell’ex chiesa della Maddalena sono iniziati nel 2018 e non sono ancora stati ultimati, nonostante la promessa del sindaco Gori, fatta durante un incontro con i candidati alla carica di sindaco, di destinare l’edificio all’ampliamento del Tribunale e che i lavori di ristrutturazione sarebbero iniziati una volta perfezionato l’iter amministrativo. Il Tribunale, tuttavia, sta ancora aspettando e ha urgente bisogno di nuovi spazi anche per far fronte alle disposizioni sanitarie che obbligano al distanziamento e spingono per l’ampliamento degli ambienti di lavoro”.
Prontamente è arrivata la risposta da parte dell’amministrazione comunale che assicura: “Stiamo lavorando alla finalizzazione del progetto che fa parte del protocollo con il Demanio per la destinazione dell’Uepe. Intanto il lavoro è andato avanti nella sistemazione del tetto. Dobbiamo sistemare solo alcune cose per il protocollo: saremo pronti entro qualche settimana nel dare delle novità”.
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