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Bergamo

Giovani farmacisti, Boreatti nuova presidente con l’emergenza da affrontare

Maddalena Boreatti: "Orgogliosa di rappresentare i colleghi che durante la pandemia hanno messo a rischio la propria vita in nome della spilla che indossiamo"

È Maddalena Boreatti la nuova presidente dell’associazione giovani farmacisti bergamaschi (Agifar) tutta composta da ragazzi e ragazze dai 18 anni ai 33 anni. L’associazione, senza  finalità di lucro, si inserisce in un contesto nazionale, Fenagifar, Federazione nazionale che raccoglie tutte le associazioni Agifar delle varie province italiane.

L’associazione ha un ruolo ben preciso: riunire i giovani farmacisti e gli studenti della facoltà di Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutica, promuovere lo sviluppo professionale cercando di offrire un programma formativo di qualità, migliorando così le competenze di ciascun iscritto.

La missione principale è dunque la formazione, in modo da consentire l’approfondimento di temi poco trattati dai corsi universitari, ma evidentemente molto richiesti dai cittadini. I membri dell’associazione sono ben consapevoli delle sfide che dovranno affrontare. In primis essere “giovani a disposizione dei giovani”, un punto di riferimento per il neolaureato nel delicato passaggio dal mondo universitario a quello lavorativo, fornendo le informazioni necessarie a svolgere al meglio la propria professione.

La mission dell’associazione consiste anche nello sviluppare rapporti con le altre Agifar della Lombardia: organizzare momenti di aggregazione, eventi formativi e convegni; sviluppare rapporti di collaborazione con gli Enti professionali della loro categoria, in particolare Ordine e Federfarma; convenzioni ad hoc e agevolazioni dedicate ai soci; collaborare con associazioni benefiche e senza finalità di lucro in attività di solidarietà e volontariato.

La presidente è la dottoressa Maddalena Boreatti, scelta dal Consiglio direttivo per il triennio 2020-2023: “Quando mi è stata data la possibilità di diventare presidente di Agifar Bergamo, oltre a pensare che potesse essere per me un grandissimo privilegio e motivo di orgoglio, mi sono ritrovata costretta a rimodulare tutti i programmi compatibilmente con l’emergenza sanitaria in corso – spiega -. Malgrado ciò, ho la fortuna di avere accanto una squadra di farmacisti pieni di entusiasmo e idee, che stanno dimostrando grande forza di volontà e dedizione per valorizzare e salvaguardare la nostra professione. Sono orgogliosa di essere farmacista e di rappresentare i giovani colleghi di Bergamo, dottori che durante la pandemia con coraggio e sacrificio hanno messo a rischio la propria vita in nome della spilla che indossiamo, per riuscire a garantire il servizio farmaceutico a tutti i cittadini. La sinergia e gli ideali che ci accomunano saranno la chiave per portare a termine tutti i progetti che ci siamo prestabiliti”.

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