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Dal Prosecco all’Amarone: alla scoperta delle specialità venete

Insieme all’Enoteca Gaudes, proseguiamo il viaggio alla scoperta dei vini e dei cibi italiani. Oggi ci spostiamo verso est, in Veneto, una delle prime regioni per la produzione di vino

Insieme all’Enoteca Gaudes, proseguiamo il viaggio alla scoperta dei vini e dei cibi italiani. Oggi ci spostiamo verso est, in Veneto, una delle prime regioni per la produzione di vino in Italia in termini di quantità con una superficie vitata di oltre 86.000 ettari (ISTAT 2018), di cui la maggior parte in pianura e collina, con una piccola parte in aree montuose.

Iniziamo a conoscere alcune delle zone viticole più famose del Veneto per poi passare ai piatti tipici: partiamo dalla provincia di Verona con la Valpolicella, dove si producono alcuni dei rossi più famosi del Veneto, primo fra tutti l’Amarone, realizzato facendo appassire e poi vinificare le uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, le stesse da cui si produce il vino dolce Recioto. A differenza di quest’ultimo, però, l’Amarone è un vino secco.

Quando si parla di Valpolicella si parla anche di ripasso, ma che cosa significa questo termine? Indica una tecnica utilizzata per aumentare la struttura e la morbidezza nei vini rossi che consiste nel “ripassare” (ovvero fermentare nuovamente) il vino rosso sulle vinacce del Recioto o dell’Amarone per fare in modo che cedano zuccheri e molecole aromatiche al vino.

Sempre nelle vicinanze di Verona ma più a est della Valpolicella, troviamo la zona del Soave, dove vengono prodotti alcuni dei vini bianchi fermi più famosi del Veneto, basati sui vitigni autoctoni Garganega e Trebbiano di Soave. Inoltre si produce il Recioto di Soave DOCG, realizzato con uve Garganega appassite per circa sei mesi prima della vinificazione. Si ottiene un vino dolce, molto profumato con note di albicocca passita, agrumi e miele, ottimo da abbinare con la pasticceria secca.

Spostandoci verso Treviso c’è l’area di Conegliano-Valdobbiadene e quella del Montello-Colli Asolani, conosciute a livello mondiale per la produzione del Prosecco. Il nome, che in passato si riferiva al vitigno, indica oggi un vino tutelato da denominazione di origine, mentre il vitigno di partenza è stato ribattezzato Glera a partire dal 2009. In questo luogo vi è anche una piccola sottozona dove si produce il Prosecco Superiore di Cartizze che prende il nome dall’omonima località nei pressi di San Pietro in Barbozza, nel comune di Valdobbiadene.

Ci sono poi tutta una serie d’appezzamenti più piccoli ma altrettanto importanti come quella dei Colli Euganei, in provincia di Padova, dove si producono vini bianchi, rossi e spumanti tra cui il più famoso è il Fior d’Arancio, in particolare la versione passita, ottenuta con uve Moscato Giallo.

Va ricordato, poi, l’areale produttivo di Bardolino, sulla sponda destra del lago di Garda, i cui vini sono generalmente prodotti con le stesse uve della Valpolicella ma possiedono una struttura più delicata. Il Raboso è invece protagonista indiscusso dell’area vinicola del Piave. È un’uva ricca di tannini e di notevole acidità, da cui si ottengono interessanti e robusti vini rossi. In ultimo ricordiamo la zona dei Colli Berici famosa per i vini rossi come il Tai dei Colli Berici, un ottimo rosso di media struttura.

La cucina regionale del Veneto

Il Veneto deve la sua tradizionale cucina alla repubblica Serenissima e alle diverse tipologie di prodotti che i suoi commerci hanno contribuito a diffondere sul territorio. Tra gli antipasti ricordiamo le sarde in saor (sardine fritte preparate con cipolla, aceto, zucchero e accompagnate con pinoli ed uvetta) da abbinare ad un bianco come l’Incrocio Manzoni. Tra i primi piatti, i bigoli (pasta all’uovo) sostituiscono gli spaghetti e sono serviti con sughi tradizionali come all’arna (anatra) o la luganega (salsiccia) che ben si sposano con un rosso come il Valpolicella Classico. Grande varietà anche tra i secondi, frequentemente accompagnati dall’immancabile polenta. Uno dei secondi di pesce più famosi è il baccalà alla vicentina (fatto cuocere con olio, latte, aglio acciughe e cipolle) servito con un Tai rosso dei Colli Berici, mentre tra i piatti di carne ricordiamo il fegato alla veneziana (con cipolle, olio, burro, sale e prezzemolo) da provare con un Valpolicella Ripasso. Tra i dolci meritano una menzione, oltre al famosissimo pandoro di Verona, le fritòle (frittelle), ottime da accompagnare con un bicchiere di Recioto di Gambellara.

All’Enoteca Gaudes, a Torre de’ Roveri in via Marconi, 1, si può trovare un’ampia scelta di vini veneti: per avere ulteriori informazioni telefonare al numero 0350401452 oppure inviare un’e-mail a info@enotecagaudes.it
Rimani aggiornato sulle sue proposte consultando il sito www.enotecagaudes.it o accedendo alla pagina Facebook e Instagram.

Nella foto uno scorcio delle colline della zona del prosecco

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