La macchina del concorso straordinario per i docenti degli istituti di primo e secondo grado è avviata. Nonostante le opposizioni di Lega e Pd a livello nazionale, uniti nella dichiarazione che non sia il momento di indire dei concorsi, la ministra all’istruzione Lucia Azzolina ha confermato le date del concorso.
Si partirà il 22 ottobre e le operazioni andranno avanti fino al 16 novembre (non fino al 9 come annunciato inizialmente) in modo tale da evitare assembramenti e garantire il rispetto delle regole anti-Covid.
In Lombardia (ricordiamo che il concorso è regionale) sono pervenute 5300 domande per il posto comune nelle scuole medie e 5800 per le superiori, 260 per l’insegnamento del sostegno nella scuola media e 100 nelle scuole superiori, come riportato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo.
Per lo svolgimento della prova al computer (cinque quesiti a risposta aperta diversi per classi di concorso della durata di 150 minuti), i candidati verranno divisi nelle aule informatiche delle scuole
polo individuate.
“A Bergamo e provincia sono molteplici gli istituti che hanno dei laboratori informatici adeguati ad ospitare i futuri docenti che hanno fatto domanda in Lombardia – ha dichiarato Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo – Dobbiamo ancora capire se ci sarà bisogno di loro: forse Milano sarà in grado di gestire tutti i candidati con le sue sedi scolastiche. In caso contrario, le scuole bergamasche sono pronte ad accogliere il concorso rispettando le dovute misure di sicurezza. La prova avverrà durante lo svolgimento delle lezioni, perciò non verrà in alcun modo intaccato il normale svolgimento delle attività didattica”.
In attesa di notizie dal capoluogo lombardo e dell’effettiva disponibilità dei laboratori scolastici – fortemente diminuiti, dal momento che numerosi istituti hanno dovuto convertire le aule informatiche in aule per il normale svolgimento delle lezioni per garantire il distanziamento – anche l’Università degli Studi di Bergamo conferma la sua disponibilità nel dare le proprie aule, così come sta avvenendo a livello nazionale dagli atenei d’Italia.
“Al momento non abbiamo ricevuto nessuna richiesta, ma ovviamente diamo la nostra disponibilità, così come è stato per il test d’ingresso alle facoltà di Medicina e di Scienze della Formazione
Primaria”, ha dichiarato il rettore Remo Morzenti Pellegrini.
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