Dopo il botto ‘invernale’ di Capodanno, anche quello ‘estivo’.
È l’Atalanta la regina indiscussa del mercato: il 2 gennaio, all’apertura del calciomercato invernale, teneva banco l’affare Kulusevski, alla Juve per la bella cifra di 35 milioni più 9 di bonus (resterà al Parma per passare bianconero dal 20 settembre, alla ripresa dopo il lockdown).
Il 5 ottobre, alla chiusura del calciomercato estivo, se l’affare (annunciato) è quello di Chiesa alla Juve, il vero colpo a sensazione è ancora dell’Atalanta. Per la serie mai dire mai (al mercato funziona così, finché non c’è la firma…) Traore invece che al Parma viene ceduto al Manchester United, per la sensazionale cifra di 40 milioni.
Sembra la gallina dalle uova d’oro, questa Atalanta: due gioielli della Primavera che vince lo scudetto nel 2019, Kulusevski l’uomo partita della finale e re degli assist, Traore appena sedicenne fantasista che salta gli avversari come birilli, sono un vero tesoro per le casse nerazzurre. Due talenti che, dopo aver giocato pochi minuti in Serie A, diventano una plusvalenza sbalorditiva, ma dietro c’è l’intuito di Maurizio Costanzi che qualche anno fa va a pescare i due ragazzi, soffiando Kulusevski all’Arsenal e Traore a Juve e Roma. Il resto è storia che conosciamo.
Ma il mercato in entrata, di questa sessione di fine estate? Ci regala un’Atalanta solida e rinforzata. Confermata. E la qualità si è alzata.
Ci può stare, il sacrificio di Castagne (comunque per 25 milioni), assieme a quello di Tameze, visto che la bilancia degli acquisti pesa molto di più. Con innesti che vanno a coprire tutti i ruoli, garantendo alternative (non parliamo di doppioni) in ogni parte del campo: dal giovane portiere Carnesecchi, tornato a Bergamo, a Romero che va a rinforzare il reparto dei difensori centrali.
Sulle corsie esterne sono arrivati Piccini dal Valencia e il colombiano Mojica dal Girona e negli ultimi giorni di mercato Depaoli dalla Sampdoria.
In attacco si è già fatto notare l’olandese Lammers mentre c’è molta curiosità per scoprire Miranchuk, che a quanto pare non sarà solo il vice Ilicic. A proposito: il Professore, come lo chiamano i compagni, il giocatore che prima dell’interruzione era considerato la stella della Champions, Josip Ilicic, potrebbe essere in realtà il vero acquisto di questa sessione tardo estiva. Il Gasp ci crede, è fiducioso, l’Atalanta (la società, la squadra) continua sotto traccia a coccolarsi il suo più grande talento, magari con la speranza di vederlo in campo tra fine ottobre e inizio novembre, quando a Bergamo arriveranno Ajax e Liverpool.
Serviva un ulteriore sforzo a centrocampo, per far rifiatare de Roon e Freuler? Però ci sono Pasalic e Malinovskyi che garantiscono più soluzioni ed è tornato (e rimasto) anche Pessina. Quindi, bene così.
L’unico punto interrogativo restano, al momento, le condizioni e il recupero di Piccini. Ma anche per la conferma dei big, Gomez, Muriel, Zapata e tutti gli altri, è un mercato da 9. L’anno scorso arrivarono Muriel e Malinovskyi, quest’anno la società ha fatto un ulteriore salto di qualità. Per arrivare dove? Lo scopriremo solo vivendo, però mai porre limiti, neanche in Champions..
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