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In un mese

Via San Giorgio, col nuovo semaforo zero incidenti all’incrocio più pericoloso in città

Solo a settembre negli ultimi tre anni ce n'erano stati due, quattro e tre: la modifica alla mobilità per ora fa ben sperare.

Da sempre è considerato l’incrocio più pericoloso della città, teatro in 15 anni di circa 200 incidenti: ed è lì, all’intersezione tra le vie San Giorgio, Autostrada e Simoncini, che il Comune di Bergamo in estate ha voluto realizzare uno degli interventi viabilistici più significativi.

Non una rivoluzione, ma cambiare le abitudini degli automobilisti non è mai cosa scontata.

Ne è un esempio lampante la nuova rotonda tra i quartieri Malpensata e Campagnola dove, a dir la verità sempre in numero minore, qualche sbadato (o “furbetto”) continua a imboccare le vietate svolte a sinistra senza percorrere il nuovo anello di sicurezza costruito per incanalare il traffico diretto a Orio al Serio o in centro, a seconda della direzione di provenienza.

Rondo campagnola
Il nuovo rondò tra Malpensata e Campagnola

Lungo via San Giorgio, invece, da (quasi) subito la modifica è stata intuitiva e di più immediata comprensione: le prime due corsie fisse per le svolte a sinistra su via Simoncini e via Autostrada e solo l’ultima riservata a chi prosegue verso largo Tironi.

Un lavoro che ha coinvolto anche Atb e la Polizia Locale, basato sostanzialmente su tempi semaforici meglio definiti e una segnaletica verticale chiara e visibile anche a distanza che potesse distribuire meglio gli automobilisti già dall’incrocio via Paleocapa-via Quarenghi.

I lavori sono iniziati alla fine di giugno e la nuova viabilità è entrata in funzione nella seconda metà del mese di agosto: “Il primo feedback che abbiamo, pur non basandosi su dati scientifici, è positivo – commenta Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo – Nonostante le modifiche fatte, infatti, non abbiamo notato grossi problemi al traffico della zona. L’intervento è stato pensato affinchè ciò non accadesse, ovviamente, ma un minimo di incognita rimaneva perché a livello tecnico siamo andati a rimodulare le fasi semaforiche separando totalmente la svolta dal centro verso l’autostrada. Per farlo abbiamo dovuto inevitabilmente allungare il ciclo semaforico”.

Per dare un giudizio definitivo sull’intervento è chiaramente troppo presto ma, se il buon giorno si vede dal mattino, anche i cosiddetti “dati scientifici” sembrano confermare la bontà della modifica.

Prendendo in esame il solo mese di settembre, il primo trascorso interamente con la nuova viabilità, alla voce incidenti con feriti all’intersezione tra via San Giorgio e via Autostrada compare un insolito “zero”: lo scorso anno ce ne furono tre, quattro nel 2018, due nel 2017 (più uno con tutti i coinvolti illesi).

Non sarà la prova definitiva che d’ora in avanti non si avranno più sinistri, ma di certo un inizio incoraggiante.

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