Palestre, il Comune replica: “Noi unici a farci carico delle spese di igienizzazione”

“Fino a quando le polisportive dovranno attendere prima di avere accesso alle palestre?”: questo il quesito posto, sotto forma di interrogazione, dai consiglieri comunali leghisti Alberto Ribolla e Alessandro Carrara che, sottolineando l’importanza dello sport per i giovani, hanno sollecitato l’amministrazione di Bergamo.

Come previsto, è arrivata subito la replica di Palazzo Frizzoni, affidata all’assessore allo Sport e tempo libero Loredana Poli.

“Le attività sportive nelle palestre comunali ripartono solo grazie al rilevante intervento economico del Comune che garantisce l’igienizzazione professionale delle superfici, a tutela dell’utenza scolastica e di quella sportiva – sottolinea -. Alcune palestre sono già partite (3, al momento in cui scriviamo), altre man mano partiranno.

Su decine di associazioni, al momento solo due si sono messe a disposizione per collaborare alla soluzione dei problemi che quest’anno sono complessi e sono di tutti.

Il protocollo di comportamento anticovid-19 che abbiamo inviato agli utilizzatori delle palestre comunali è imprescindibile e la preoccupazione di garantire atleti e tecnici deve essere sia del Comune che delle associazioni, che ne hanno la responsabilità diretta. La mia idea, per dirla tutta, è che i campionati – esclusi ormai quelli nazionali- non dovrebbero partire affatto ma ci si dovrebbe limitare agli allenamenti, vista la situazione variabile e precaria in cui ci troviamo e ci troveremo nei prossimi mesi.

Ciò nonostante, abbiamo deciso di investire, più del solito, sull’attività sportiva di base, a favore delle associazioni e dei giovani sportivi.

L’interlocuzione di quest’estate con le associazioni sportive di base, con il governo e Regione Lombardia, con gli assessorati degli altri Comuni capoluogo (anche con quelli che sono già partiti con l’utilizzo palestre decidendo però di lasciare in capo alle associazioni le spese per igienizzazioni) e con la Commissione sport di Anci, ci ha portato alla decisione di farci carico della spesa (quasi mezzo milione di euro!) e garanti delle procedure in tema di igienizzazioni anticontagio, con la consapevolezza di dare un aiuto tangibile alla ripresa delle attività sportive e motorie”.